• Detenuti trasferiti dal carcere di Caltanissetta ad Augusta
  • Sono tra le persone protagoniste dei disordini nel penitenziario nisseno
  • Secondo il Sippe la situazione ad Augusta è al collasso

“A seguito dei gravi disordini avvenuti ieri nel carcere di Caltanissetta, diversi detenuti facinorosi sono stati trasferiti al carcere di Augusta che già si trova in precarie condizioni di sicurezza, vista anche lo scarso numero di personale in servizio” Lo dichiara Sebastiano Bongiovanni dirigente nazionale del Sippe che chiede al Provveditorato ed al Dap massima attenzione alle gravi carenze del carcere di Augusta, più volte denunciate dal sindacato.

I disordini a Caltanissetta

I disordini si sono verificati giovedì scorso nel carcere di Caltanissetta: alcuni agenti di Polizia penitenziaria sono stati tenuti in ostaggio dai detenuti allo scopo di manifestare contro l’impossibilità, secondo la loro ricostruzione, di poter incontrare i loro familiari durante i colloqui settimanali.

“L’immediato intervento -si legge in una nota del Sinappe –  dell’esiguo personale in servizio presso la Casa Circondariale, che soffre di una grave carenza di personale, e l’intervento del personale libero dal servizio che con immediatezza si è recato in istituto, i detenuti hanno desistito dal mantenere sequestrati i due poliziotti. Nel pomeriggio ha proseguito la nota – oltre all’intervento del personale e delle autorità penitenziarie ha fatto il suo intervento anche il Magistrato di Sorveglianza”.

La situazione ad Augusta

“Siamo stanchi – aggiunge Sebastiano Bongiovanni, dirigente nazionale del Sippe – di lavorare sempre in emergenza, la salute dei poliziotti Penitenziari rischia di essere compromessa a causa del totale fallimento del sistema penitenziario. Faccio un appello al Ministro della Giustizia – conclude il sindacalista – affinché possa riprendere in mano il sistema carcerario italiano, a quanto pare allo sbando per scelte politiche sulla sicurezza fallimentari”.