• Bloccato al bar un uomo che era ai domiciliari
  • L’indagato era stato arrestato per traffico di armi e droga
  • E’ tornato ai domiciliari come disposto dall’Autorità giudiziaria

Era uscito per prendere un caffè, al bar, non molto distante dalla sua abitazione, ma si trovava ai domiciliari. A scoprirlo sono stati i carabinieri di Siracusa che hanno bloccato Claudio Violante, 59 anni, arrestato per evasione. Come disposto dall’autorità giudiziaria è tornato ai domiciliari, scampando il carcere.

Nei giorni scorsi, è finito nell’operazione dei militari del Nucleo investigativo di Siracusa, in cui sono incappate altre tre persone Gianclaudio Assenza, 25 anni, mentre sono ai domiciliari, Francesco Giliberto, 28 anni,e Giuseppina Quadarella, 33 anni,  accusati di detenzione in concorso di armi clandestine e di sostanze stupefacenti.

Armi e droga

Il blitz dei carabinieri è scattato in alcuni appartamenti situati in via Enna, alla Borgata, a due passi dallo stadio comunale di Siracusa ed al termine della perquisizione i militari hanno rinvenuto e sequestrato 4 pistole con matricola abrasa, 24 proiettili calibro 7,65, 50 grammi circa di cocaina semi combusta e oltre 130 grammi di marijuana già suddivise in 40 dosi pronte per essere vendute al dettaglio.

Il libro mastro

Il controllo è scattato sia nella casa di Assenza sia in altre abitazioni disabitate ma nella disponibilità della gang, secondo i militari. Oltre alle armi ed alla droga, sono stati scovati  appunti inerenti l’attività di spaccio di stupefacenti, soldi contanti e materiale per il taglio e confezionamento della droga. Inoltre, nella casa di Assenza è stato sequestrato  un mega schermo collegato ad un sofisticato impianto di videosorveglianza che gli dava modo di controllare i movimenti esterni alla sua abitazione.

Le case occupate

Le indagini hanno permesso di appurare che “i locali disabitati ed adibiti a deposito di droga da parte dei 4 coinvolti erano stati occupati senza il consenso dei legittimi proprietari, i quali di fatto erano stati da tempo privati della loro proprietà ed impossibilitati ad accedervi in quanto il gruppo se ne era impossessato apponendo una robusta porta” spiegano dal comando provinciale. La porta è stata abbattuta con l’aiuto dei vigili del fuoco.