E’ accusato di aver passato droga al proprio assistito, detenuto nel carcere di Cavadonna di Siracusa, un avvocato di 67 anni, originario di Avola, Sebastiano Troia, che è stato arrestato dai militari della Guardia di finanza di Avola. La compagna del detenuto, che avrebbe aiutato il legale nell’approvvigionamento degli stupefacenti, ha avuto l’obbligo di dimora mentre sono stati trasferiti 5 detenuti. Le misure cautelari sono state emesse dal gip del tribunale di Siracusa che ha disposto i domiciliari per il difensore.

Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia economico finanziaria di Siracusa e dal Nucleo Investigativo regionale   e Polizia penitenziaria di Palermo, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno permesso di svelare diverse consegne di sostanze stupefacenti al detenuto. “A questi, nel corso dei colloqui intercorsi in carcere, il proprio legale avrebbe consegnato diversi quantitativi di hashish, poi condivisa con altri detenuti rinchiusi nel Reparto alta sicurezza del carcere” spiegano i finanzieri.

Secondo gli inquirenti, all’approvvigionamento di droga avrebbero partecipato i familiari del detenuto, la ex moglie e le figlie che avrebbero consegnato il fumo all’attuale compagna che l’avrebbe occultato in vasetti di crema per uso cosmetico, poi  affidati al legale,

“Dalle indagini è emerso poi che il detenuto, pur ristretto in carcere, ha – spiegano dalla Finanza – illegalmente avuto in uso telefoni cellulari attraverso i quali periodicamente spiccava ai propri congiunti gli ordinativi di stupefacenti. Le attività di intercettazione delle utenze telefoniche in uso a queste persone, coniugate a ulteriori riscontri investigativi acquisiti sul campo, hanno consentito di ricostruire, nel periodo intercorrente tra la fine di novembre dello scorso anno e i primi giorni di febbraio del corrente anno, sei distinte consegne di sostanze psicotrope,eseguite dall’avvocato “in barba ai controlli” e in atteggiamento di complicità e di illecita intesa con tutti i soggetti coinvolti, con i quali egli avrebbe invece dovuto intrattenere rapporti esclusivamente professionali”.

Durante l’indagine, nei confronti del detenuto sono stati eseguiti due sequestri di stupefacenti  nel penitenziario: un primo sequestro, nel mese di dicembre, nel corso di un’attività di controllo d’istituto a carattere generale; un secondo sequestro, nello scorso mese di febbraio, a seguito di una perquisizione personale  nei suoi confronti al termine di un colloquio con il difensore.

“Altre attività di perquisizione, con l’ausilio di unità cinofile, sono  in corso i n città e in tutte le camere di pernottamento del Reparto “Alta Sicurezza” della Casa circondariale, nell’ottica di requisire le eventuali sostanze stupefacenti ancora ivi   e soprattutto di sequestrare i cellulari illecitamente introdotti, arrestando così qualsiasi possibilità di ulteriore illecito contatto telefonico con l’esterno” fanno sapere gli inquirenti.

Inoltre, è in corso il trasferimento in altri istituti penitenziari di cinque detenuti. Oltre all’avvocato arrestato e alla donna sottoposta all’obbligo di dimora, sono  indagate altre 6 persone che avrebbero partecipato al traffico di droga. Con queste ultime, alcuni detenuti “hanno intrattenuto di nascosto conversazioni telefoniche attraverso i cellulari illecitamente introdotti nella struttura penitenziaria e nella loro costante disponibilità” spiegano dalla Procura di Siracusa.

 

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