“Il mio appello, da volontario, da genitore, da educatore e da credente è un invito alla edificazione di un progetto sociale e politico che ripudi la logica dell’emarginazione, degli estremismi, delle logiche dinastiche e di potere, dello scarto e dell’indifferenza”.

L’appello a candidati a sindaco

E’ l’appello lanciato ai 3 candidati a sindaco di Avola da Giuseppe Cataudella, presidente dell’associazione SuperAbili che si occupa dell’assistenza delle persone diversamente abili e del loro inserimento nel mondo della scuola e del lavoro. Un invito che evidenzia come siano ancora tanti i passi da compiere in favore di un segmento importante della popolazione avolese.

“Facciamo ripartire dalla nostra città di Avola un vero e profondo processo politico e di reale cambiamento, un’autentica “palestra” formativa che sappia riconquista e coinvolgere tutto il corpo sociale, nessuno escluso” aggiunge il presidente dell’associazione SuperAbili.

Patto sociale

Il presidente dell’associazione lancia un altro invito ai candidati a sindaco, così come ai candidati al Consiglio comunale.

“L’invito che faccio a ogni candidato – spiega il presidente dell’associazione SuperAbili, Giuseppe Cataudella – al Consiglio comunale, ai candidati a sindaco e a ogni singolo cittadino è quello di promuovere insieme, attraverso un “patto” comune, un vero processo di cambiamento globale, che sappia riformulare l’idea stessa di responsabilità sociale, che sappia ri-animare un’autentica politica creativa e solidale contro ogni forma di povertà, in favore del diritto all’assistenza, alla casa, al lavoro, alla scuola e alla salute”.

”Oggi più che mai c’è bisogno di una nuova “cultura” politica – aggiunge Giuseppe Cataudella, presidente di SuperAbili – che sappia mettere veramente al centro la persona, la solidarietà e il bene comune.  Poiché il primo pilastro di una sana democrazia cittadina è la persona, sono felice di vedere nei programmi elettorali di alcuni candidati a sindaco della città di Avola questo immenso “bene relazionale” che va recuperato e messo in circolo in ogni angolo e in ogni contesto sociale della nostra città”