“Titti non è convinto, di sta cosa, è un problema”. Più fonti del Centrodestra ritengono che stia vacillando l’ipotesi di una candidatura a sindaco del Centrodestra di Titti Bufardeci, l’ex vicepresidente della Regione, che, peraltro, il primo cittadino lo ha già fatto, dal dicembre del 1999 fino al 2008, anno in cui venne eletto come deputato regionale per poi essere nominato assessore.

La giunta Schifani

“C’era l’ipotesi che diventasse assessore regionale ma Schifani ha imposto la regola per cui in giunta sarebbero potuti entrare solo deputati eletti” dice un’altra fonte politica del Centrodestra. Bufardeci sarebbe stato in lizza in quota Fratelli d’Italia, per via della sua vicinanza al deputato nazionale Luca Cannata.

Anche se il presidente della Regione non ha integralmente adottato questo metodo, in quanto nella sua squadra ha inserito, su indicazione di Fratelli d’Italia, due che hanno perso le elezioni: Francesco Scarpinato ed Elena Pagana.

Il vertice del Centrodestra siracusano

Il Centrodestra siracusano, ben prima del varo della giunta Schifani, si era incontrato per discutere non solo delle elezioni a Siracusa, in programma nel 2023, ma anche in altri Comuni della provincia, tra cui Palazzolo Acreide, Priolo e Carlentini.

Bufardeci collante

Il nome di Bufardeci che circola da mesi, sarebbe un collante perfetto per il Centrodestra siracusano ma una sua possibile rinuncia rimescolerebbe le carte e bisognerebbe ripartire da zero. Intanto, servirebbe individuare un metodo per stabilire i rapporti di forza ed una volta definiti decidere chi dei partiti della coalizione ha voce in capitolo per il nome del candidato a sindaco.

I metodi

Tra i parametri ci sono le recenti elezioni del 25 settembre, nazionali e regionali, i cui esiti, di lista e dei candidati, potrebbero fornire una fotografia negli equilibri del Centrodestra. Se fosse così, la Lega, soprattutto in chiave regionale, avrebbe un ruolo secondario, non avendo ottenuto alcun deputato all’Ars ma se si osservano le preferenze a Siracusa di Enzo Vinciullo e Giovanni Cafeo, entrambi candidati nella lista di Prima l’Italia e tra i più votati in città, allora bisognerebbe fare delle nuove valutazioni. “C’è, però, – racconta una fonte politica del Centrodestra – un altro metodo. Siracusa potrebbe entrare nel gioco delle elezioni delle città più importanti della Sicilia. Ed in questo senso, la scelta sul candidato di Catania potrebbe condizionare quello su Siracusa”.