• Il dibattito su come uscire dall’emergenza rifiuti
  • Un geologo e noto ambientalista siracusano indica la strada da seguire
  • L’idea è di una gestione circolare, che comprende discariche, termovalorizzatori e differenziata

Il caos in cui è sprofondata la Sicilia, con un’emergenza rifiuti sempre dietro l’angolo, ha fatto riemergere il dibattito sulle soluzioni alla crisi. La Regione, per il momento, ha messo una pezza, usando tre discariche, a Motta San’Anastasia, Gela e Siculiana, per compensare la saturazione del sito di Lentini, della Sicula Trasporti.

Le correnti di pensiero

In effetti, sono due le correnti di pensiero su come affrontare la crisi. Da un lato, c’è Legambiente Sicilia, contraria alle discariche ed ai termovalorizzatori e favorevole alla raccolta differenziata, indicata come unico strumento per uscire dal tunnel dell’immondizia.

Dall’altro c’è l’amministrazione regionale che protende per i termovalorizzatori anche se i tempi per la loro costruzione sono piuttosto lunghi, dai 3 ai 5 anni nella migliore delle ipotesi.

Della vicenda, ne abbiamo discusso con Giuseppe Ansaldi, geologo siracusano e storico ambientalista.

Perché la raccolta differenziata non è stata efficace?

In questi tre anni, a fronte di un costo esorbitante della raccolta differenziata porta a porta, nessuna infrastruttura essenziale è stata realizzata dalla Regione per rendere efficace, efficiente ed economica la raccolta differenziata, nessun impianto di trattamento per l’indifferenziato con la conseguenza che oggi la situazione è nuovamente al collasso

Lei parla di costi elevati della raccolta differenziata. Può essere più preciso?

I costi per la raccolta differenziata sono esorbitanti e il ricavato della vendita dei materiali è irrilevante. Si pensi addirittura che l’organico, utilizzato per produrre compost, viene conferito, in Calabria, con un costo enorme di circa 220 euro a tonnellata. In pratica si fornisce al gestore la materia prima per produrre il compost senza ricevere alcun compenso ma, addirittura, pagando un costo non indifferente per il suo conferimento. Ci piacerebbe conoscere l’utilizzo del compost prodotto

Che soluzioni intravede per uscire dalla crisi?

Si uscirà dalla crisi solo quando avremo realizzato gli impianti di trattamento che contribuiranno alla raccolta differenziata. Inoltre, solo quando avremo realizzato impianti di smaltimento in discariche controllate che ancora per molti anni saranno la soluzione e la garanzia per un corretto smaltimento dei rifiuti. Le discariche diventeranno impianti residuali solo se realizzeremo i termovalorizzatori con recupero energetico per smaltire la quota di rifiuti non riciclabili e ad alto potere calorifero, come si fa in tutto il mondo per attuare una sana economia circolare.

 

 

 

Articoli correlati