- E’ iniziato il processo per tentata estorsione aggravato ai danni di un ristoratore di Marzamemi
- Secondo la Procura di Siracusa, il commerciante ha subito diverse intimidazioni
- L’episodio più violento è stata l’esplosione di una bomba sul tetto del locale
- Alla sbarra ci sono tre persone, tra cui un padre ed un figlio
E’ iniziato il processo per tentata estorsione aggravata ai danni del titolare del ristorante La Pagoda, a Marzamemi. Alla sbarra, al palazzo di giustizia di Siracusa, ci sono Teodoro e Nicola Bisonte, padre e figlio, di 61 e 30 anni, pachinesi, e Alin Sebastian Moise, 22 anni, originario della Romania ma residente a Pachino.
La vicenda
Da quanto ricostruito dagli inquirenti, coordinati dai magistrati della Procura di Siracusa, il locale, in contrada Starrabba, gestito da Salvatore Muccio, rappresentato dall’avvocato Eloisa Tringali, sarebbe stato preso di mira in diverse occasioni ma l’episodio più violento si è concretizzato con l’esplosione di un ordigno rudimentale sul tetto del locale. Una strategia, secondo la ricostruzione degli investigatori, per convincere la vittima a rinunciare alla sua attività.
Le immagini
Il vero obiettivo degli attentatori sarebbe stato di favorire un locale concorrente sotto il controllo degli imputati. Tra gli elementi di prova degli inquirenti, oltre alla testimonianza della vittima, ci sono dei filmati relativi ad un impianto di sorveglianza. Il Tribunale collegiale, presieduto da Carla Frau, ha ammesso la richiesta avanzata dai difensori degli imputati (Giuseppe Gurrieri e Irene Scala) di una consulenza su queste immagini.
Le altre intimidazioni
La bomba non è stato l’unico messaggio al proprietario del La Pagoda ma il lavoro degli agenti del commissariato di Pachino si è, però, concentrato sulla notte in cui si è verificata l’esplosione dell’ordigno rudimentale: alcune immagini prese dalle telecamere di sicurezza della zona avrebbero consentito alla forze dell’ordine di fare un po’ di chiarezza, almeno per quanto concerne i responsabili di quell’intimidazione. Nell’udienza preliminare, il gup del tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, aveva disposto il non luogo a procedere per due indagati, Giuseppe Lorefice, 55 anni, Corrado Novello, 48 anni.
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