• Rischia il dissesto il Comune di Floridia
  • La Corte dei Conti ha fatto emergere delle criticità nel bilancio
  • Il sindaco favorevole al dissesto se servirà per riorganizzare i servizi
  • Elevata l’evasione tributaria

E’ uno dei Comuni più ricchi del Siracusano seppur tra i meno popolosi della provincia. Qui a farla da padrone sono le aziende artigianali che hanno portato lavoro e soldi ma negli ultimi anni sono saltati i conti del Comune, al punto che “il dirigente della Ragioneria ha presentato una deliberazione di dissesto” dice il giovanissimo sindaco, Marco Carianni, 23 anni, eletto nell’ottobre scorso al ballottaggio.

La Corte dei Conti

Del caso Floridia, si è interessata la Corte dei Conti “che ha evidenziato criticità nella contabilità negli anni 2015 e 2016 fino al 2020” aggiunge il sindaco che attende il parere del Collegio dei revisori dei Conti. “A quel punto, spetterà al Consiglio comunale – dice a BlogSicilia il sindaco di Floridia – decidere se procedere al dissesto”. La questione, però, potrebbe avere anche delle conseguenze penali, perché la relazione della Corte dei Conti è stata trasmessa al palazzo di giustizia di Siracusa, sul tavolo dei magistrati della Procura.

I conti saltati

L’ammontare del bilancio del Comune di Floridia è di circa 64 milioni di euro ma, secondo quanto sostenuto dal sindaco, ci sono delle voci non contabilizzate che stanno creando non pochi problemi per la quadratura dei conti.

“La Corte dei conti ha anche evidenziato – dice Carianni – l’occultamento di alcuni pignoramenti, non iscritti in bilancio. E’ evidente che vi sono delle responsabilità: il Comune di Floridia è in una condizione finanziaria precaria da almeno 5 anni e la mia amministrazione si è ritrovata a fronteggiare delle emergenze ma con questi conti non si può operare come vorremmo”.

Imposte non riscosse

Come se non bastasse, c’è il caos sulla riscossione dei tributi e per recuperare somme di cui il Comune ha bisogno come il pane il sindaco ha adottato un piano. “Abbiamo anticipato la bollettazione della Tari (l’imposta sui rifiuti). Prima le bollette venivano inviate – dice Carianni –  alla fine dell’anno, ora chiediamo l’acconto. Stessa cosa per il servizio idrico. Abbiamo registrato, per questi due servizi, un deficit di riscossione tra il 3o ed il 34 per cento, troppo basso e questo incide sulla liquidità dell’ente. Inoltre, abbiamo accertato che il monte dei residui attivi è di circa 5 milioni di euro”.

Rischi per gli stipendi dei dipendenti

“Se si dovesse continuare sul solco degli ultimi anni, ci sarebbe il problema del pagamento dei dipendenti comunali” svela il sindaco anche se ammette che “in caso di dissesto chiederemmo immediatamente al ministero dell’Interno, le autorizzazioni per le assunzioni come già accaduto ad altri Comuni, come Catania. In questa fase, non possiamo fare assunzioni perché non abbiamo nemmeno un centesimo” dice Carianni.

Sì al dissesto

E sulla dichiarazione di dissesto, il sindaco ammette di essere favorevole “se i revisori dovessero indicarlo come la soluzione migliore per dare alla città  i servizi che merita. Sono dell’idea che i problemi non si rinviano, si affrontano”.