Gli agenti delle Volanti di Siracusa hanno eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti di un uomo di 31 anni, siracusano.  Le indagini, condotte dalla dirigente Giulia Guarino, hanno permesso di svelare l’ossessione dell’indagato verso la sua ex fidanzata che, per molto tempo, era vittima di atti persecutori, tra cui messaggi e pedinamenti.

Foto intime sui siti porno

Si è anche scoperto che il 31enne aveva pubblicato su siti pornografici immagini intime della donna, sessualmente esplicite, ed in un episodio avrebbe minacciato la vittima citando il triste caso di cronaca che ha visto vittima del proprio fidanzato Giulia Tramontano.

La minaccia di morte

L’indagato le avrebbe detto che se per Giulia l’omicida aveva inflitto 37 coltellate, lui ne avrebbe inferto
Tramontano erano state inferte 37 coltellate, a lei ne avrebbe inferto 60.

Denunciato per possesso di doping

“Tali condotte hanno indotto l’Autorità Giudiziaria ad emettere l’odierna misura cautelare e, nel corso dell’esecuzione della stessa, la perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire e sequestrare materiale dopante ed anabolizzante, motivo per il quale il giovane è stato denunciato” spiegano dalla Questura di Siracusa.

Caso di reveng porn nel Ragusano

Un caso di revenge porn, il ricatto di pubblicazione di foto e video sexy, è stato scoperto dalla polizia di Vittoria che ha arrestato un uomo, accusato di estorsione.

Arrestato e trasferito in carcere

L’indagato, di origine straniera, è stato raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa. Gli agenti del commissariato di polizia hanno provveduto ad eseguire l’ordinanza per poi trasferire l’uomo in cella, nel carcere di Ragusa.

La conoscenza sui social

I fatti, secondo la ricostruzione della polizia, risalgono al 2017, periodo in cui l’indagato avrebbe iniziato a tenere sotto scacco la donna che aveva conosciuto sui social.  Dopo un fitto scambio di messaggi confidenziali sarebbe riuscito a carpire la fiducia della vittima facendosi inviare foto e video sexy che poco dopo avrebbe utilizzato come arma di ricatto per estorcerle denaro.