Sono iniziate al porto di Augusta le procedure per lo sbarco dei 558 migranti arrivati ieri sera a bordo della Geo Barents, la nave di Medici senza frontiere.
Tre migranti in ospedale
Non sono stati ancora completati i tamponi sugli stranieri, per verificare se hanno contratto il Covid19, mentre tre persone sono state immediatamente trasferite in ospedale per degli accertamenti sulle condizioni di salute.
Minori non accompagnati a Caltanissetta
Frattanto, gli agenti dell’Ufficio immigrazione della Questura di Siracusa hanno già iniziato le procedure di identificazione. Sono oltre cento i minori non accompagnati che, come da protocollo, saranno trasferiti in un centro di accoglienza ed è stata già individuata la struttura di Caltanissetta. A conclusione delle procedure sanitarie, i migranti saranno trasferiti sulla nave per la quarantena dove osserveranno il periodo di isolamento.
“Ministro dell’Invasione” tuona FdI
Sullo sbarco dei migranti ad Augusta è intervenuto il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.
“Il ministro Lamorgese dovrebbe cambiare intestazione al dicastero che guida. Da Interno a Invasione. Non diversamente si può qualificare – dice il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia – il suo operato in questi anni di governo, un quotidiano resoconto di via libera ad approdi di navi carichi di migranti”.
“Lamorgese riferisca in aula”
Sul nuovo caso con 558 migranti in arrivo ad Augusta, un numero davvero esorbitante che si aggiunge agli sbarchi incessanti delle ultime settimane, il ministro venga in aula a riferire” conclude Rampelli.
Il papa sui migranti
La migrazione “è uno scandalo sociale dell’umanità”, davanti alla quale non si può chiudere gli occhi. Così Papa Francesco in un passaggio a braccio durante l’Udienza Generale.
Oggi “ci vuole un preghiera per tutti i migranti e tutti i perseguitati e tutti coloro che sono vittime di circostanze avverse, siano circostanze politiche, storiche o professionali. Pensiamo – ha sottolineato il Pontefice – a tanta gente vittima delle guerre che vuole fuggire dalla sua Patria e non può”
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