“Serve sottoporre ai tamponi tutti gli operatori del 118 perché rischiano di veicolare inconsapevolmente il contagio”. E’ l’allarme lanciato a BlogSicilia da Renzo Spada, segretario della Fsi-Usae Siracusa, un sindacato degli operatori sanitari, dopo la notizia della positività di 3 unità del personale del 118 di Siracusa.

“Sono stati eseguiti i test sierologici nei confronti di altri sette operatori che lavorano nella stessa sede dei 3 colleghi rimasti positivi, in Ortigia, ma avrebbero dato esito negativo. Sono stati temporaneamente fermati e sostituiti – dice Renzo Spada, segretario della Fsi-Usae Siracusa – ma il problema, comunque, resta. Il personale del 118 è sempre a rischio contagio e per dimostrarlo basta fare un esempio. Capita di soccorrere delle persone che hanno perso sangue, ci sono i guanti,  certo, che proteggono ma accade pure che la mascherina si abbassi, per cui sono costretti a sistemarla in modo rapido perché il tempo, nel nostro lavoro, è fondamentale. Ma non si dovrebbe toccarla se i guanti sono sporchi di sangue, per questo chiediamo alle autorità sanitarie di fare i tamponi ad una categoria fortemente esposta al contagio da Covid19″.

Ed in merito ai tamponi, a Palermo un quarantenne ha sfondato la sbarra al drive in alla Fiera del Mediterraneo per essere sottoposto al tampone nonostante la ressa e la calca che si è formata in questi giorni attorno al centro di controllo Covid dell’Asp di Palermo. Sono intervenuti i carabinieri della compagnia San Lorenzo che hanno fermato l’uomo e lo hanno denunciato per danneggiamento. Secondo una prima ricostruzione sabato pomeriggio all’uomo sarebbe stata negata la possibilità di sottoporsi al tampone. I tamponi erano finiti.

A quel punto il quarantenne avrebbe reagito tentando di sfondare la barra all’ingresso mentre si trovava al volante del suo Fiat Freemont. Per l’iniziativa di screening avviata dall’Asp ha messo in campo 30 persone tra medici infermieri, personale tecnico e sanitario.

 

 

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