• Il ministro dell’Interno Lamorgese a Siracusa
  • Era presente all’inaugurazione di una scuola a due vittime di femminicidio
  • Si è soffermata anche sulla questione dei migranti

“Abbiamo istituito un fondo di solidarietà per le vittime del femminicido. Io penso anche ai tanti orfani per cui ci sono delle risorse che vengono messe a disposizione, sotto forma di indennizzo, alle famiglie affidatarie”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, a Siracusa, in occasione dell’inaugurazione di una scuola ad Eligia e Giulia Ardita, vittime di femminicidio.

La legge sul femminicidio

“La legge sul femminicidio è una norma importante soprattutto per il codice rosso  che rappresenta un simbolo per tutte le donne. Dobbiamo operare in termini culturali cominciando dalle scuole. E lo abbiamo fatto oggi intitolando un istituto a una donna uccisa incinta all’ottavo mese da un marito violento”  ha aggiunto il ministro, ricevuto ieri dal presidente della Regione, Nello Musumeci, dal prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, dal sindaco, Francesco Italia, con cui, prima di recarsi nell’istituto scolastico, ha visitato la Basilica di Santa Lucia per ammirare il Seppellimento di Santa Lucia, l’opera del Caravaggio.

La storia di Eligia e Giulia

Sono madre e figlia, per il cui delitto è stato condannato all’ergastolo, con sentenza d’Appello, Christian Leonardi, marito e padre delle vittime: l’uomo, secondo la ricostruzione della Procura di Siracusa, nel gennaio del 2015 aggredì la moglie, Eligia, che portava in grembo la piccola di 8 mesi, fino al drammatico epilogo delle loro morte. Ieri, ha letto un messaggio, durante la cerimonia, la sorella di Eligia, Luisa Ardita, invitando le vittime a denunciare.

Le tragedie sul mare

“L’Italia si  sta già muovendo  tanto perché non si possono accettare morti in mare” ha poi detto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in merito alla tragedia dei giorni scorsi nelle acque di Lampedusa. “Non deve accadere – ha detto il ministro- e noi dobbiamo contrastare questa tratta di esseri umani. Certamente deve esserci un’Europa più presente. Per fortuna l’argomento è all’ordine del giorno del Consiglio europeo e se ne parlerà in maniera concreta nel consiglio di ottobre. C’è una visione di prospettiva da parte di tutti gli Stati che partecipano, perché si sta comprendendo che c’è bisogno di una maggiore responsabilità e condivisione”.

Collaborazione tra Stati

Il ministro dell’Interno ritiene che servirà una collaborazione con gli stati dai cui i migranti fuggono. “ll problema- ha detto il ministro Lamorgese- è operare con il partneriato di tutti nei paesi terzi per evitare che ci siano delle condizioni economiche e sociali che spingono le persone a fuggire. Bisogna operare sulle economie di quei paesi e l’Europa può fare tanto”. Al termine della cerimonia, il ministro si è recato al Teatro greco per assistere allo spettacolo Coefore ed Eumenidi: insieme a lei pure il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, l’ex presidente del Senato, Pietro Grasso e l’attrice Lella Costa.

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