I sindaci dei Comuni di Siracusa, Noto e Canicattini Bagni si sono opposti alla realizzazione di un impianto fotovoltaico su una superficie di 100 ettari di terreno in contrada Cavadonna.  Francesco Italia, Marilena Miceli e Corrado Bonfanti hanno firmato un documento con cui motivano la scelta fondata sulla circostanza che la struttura sorgerebbe nel territorio del Parco nazionale degli Iblei che ha una vocazione turistica, gastronomica, culturale ed agricola.

I sindaci hanno spiegato che “la realizzazione dell’intero impianto fotovoltaico incide negativamente ai fini dell’impatto paesaggistico e visivo dell’intera zona deturpando l’alto piano ibleo. Ogni cittadino ponendosi nei pianori di Contrada Cozzo-Guardiole a Noto oppure dalle Contrade Bosco di Sopra e Bosco di Sotto e/o dalla Contrada da Bagni, tutte a Canicattini Bagni, e ancora da lato sud dell’altopiano ricadenti nei Comuni di Avola e di Noto, così come sui rilievi posti a nord del Comune di Priolo Gargallo e frazione di Belvedere (SR),l’impianto impatterebbe con la vista del comune cittadino”.

Inoltre, “L’installazione dell’impianto fotovoltaico – spiegano i sindaci – eliminerebbe centinaia di alberi d’ulivo secolari e di macchia mediterranea esistente nei terreni. Si tratta di specie tipiche della macchia mediterranea sparse su tutta la superficie in maniera irregolare.. Si parla nel complesso di una estirpazione di circa 1600 piante tra olivi, carrubi, perastri, olivastri, lentischi, etc., di cui solo 500 di essi reimpiantati in loco. Il danno sarebbe irreversibile con l’abbattimento di alberi d’ulivo (tipo Siracusana), essenze tipiche protette, anche per la produzione di olive con caratteristiche organolettiche di alta qualità”

 

 

 

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