• Assolto per non aver commesso il fatto un giovane sotto processo per l’incendio di auto auto
  • Un’odissea giudiziaria che si è conclusa, in primo grado, dopo 8 anni
  • Sono sei i giudici che si sono avvicendati nel processo

Il giudice del tribunale di Siracusa, Liborio Mazziotta, ha assolto un giovane di 27 anni, Alessandro Mallia, di Portopalo Capo Passero, accusato di incendio doloso. Una sentenza arrivata dopo 8 anni dall’episodio contestato all’imputato nel gennaio del 2013, costato l’arresto dei carabinieri anche se nell’udienza di convalida della misura cautelare il gip di Siracusa lo rimise in libertà.

La vicenda

Secondo la ricostruzione della stazione dei carabinieri di Portopalo, Mallia causò l’incendio che danneggiò due macchine parcheggiate a Portopalo e la prova del suo coinvolgimento sarebbero state le immagini delle telecamere di sicurezza che avrebbero inquadrato il giovane nella zona dove si era scatenato il rogo. “Secondo quanto riportato nella informativa di reato, in quel frangente Mallia – spiega l’avvocato Giuseppe Gurrieri, difensore dell’imputato – avrebbe appiccato l’incendio, avrebbe fatto ritorno lungo i suoi passi e si sarebbe poi dileguato sempre a bordo del suo motociclo elettrico; in forza di ciò venne arrestato con la motivazione della flagranza di reato e sottoposto a misura pre-cautelare agli arresti domiciliari e poi condotto innanzi al GIP che all’udienza di convalida dell’arresto, decise di non applicare alcuna misura, rimettendolo in libertà.

Il lungo dibattimento

La sentenza recita: “assolto per non aver commesso il fatto”.  Questa era stata la richiesta della difesa mentre il pm di Siracusa, al termine della requisitoria aveva chiesto l’assoluzione ma con formula dubitativa. “Il primo grado del processo ha visto sfilare – spiega l’avvocato Giuseppe Gurrieri, difensore dell’imputato  -ben sei giudici che in questi anni si sono avvicendati nella fase dibattimentale, quando invece era tutto chiaro sin dall’inizio, rimane l’amarezza di avere dovuto attendere così tanto tempo per vedere riconosciuto una ovvietà e cioè che in appena 21 secondi è umanamente impossibile per chiunque percorrere a piedi un tratto di strada lungo quasi sessanta metri all’andata e altrettanti al ritorno e nel medesimo frangente appiccare il fuoco a due autovetture, per poi risalire a bordo del proprio ciclomotore e recarsi in un vicino pub”