• Vertice in Prefettura di Siracusa sull’emergenza criminalità
  • Emersa la mancanza di denunce delle vittime di racket ed usura
  • Promossi degli incontri per sensibilizzare i commercianti nell’aiuto nella lotta al crimine

“All’accertata operatività di sodalizi mafiosi nella provincia di Siracusa, non corrisponde, tuttavia, un
correlato numero di denunce per richieste estorsive o usurarie da parte degli operatori economici”.

E’ quanto emerge nel documento, emesso dalla Prefettura di Siracusa, al termine del Comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica, riunitosi per discutere dell’impennata di intimidazioni e furti ai danni dei commercianti della città. All’incontro erano anche presenti le associazioni di categoria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Casartigiani.

L’omertà

Quello del silenzio, e dunque, dell’omertà delle vittime, è un tema ricorrente a Siracusa, se ne parla da almeno 30 anni, dal periodo delle bombe della fine degli anni 80, ed in tutto questo periodo le associazioni antiracket hanno sempre lamentato la mancanza di denunce da parte degli operatori economici, finiti sotto il tacco delle organizzazioni criminali.

Lo diceva Bruno Piazzese, nei primi anni 2000, primo simbolo della lotta al racket che subì diversi attentati ma la cui testimonianza permise di inchiodare gli esponenti del clan Bottaro-Attanasio, lo ribadisce, ormai da tempo, l’attuale  coordinatore delle associazioni antiracket, Paolo Caligiore.

Il piano studiato in prefettura

Al termine dell’incontro, si è deciso di elaborare un piano. “In particolare, si è concordato di promuovere presso la Questura di Siracusa incontri tecnici con le associazioni di categoria per una maggiore diffusione di progetti di videosorveglianza, ritenuti un valido strumento di supporto alle attività di prevenzione e controllo del territorio” spiega il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto.

Nuovi incontri

Il prefetto ha anche spiegato che “saranno attuate iniziative congiunte fra Prefettura di Siracusa, forze di polizia, amministrazione comunale, mondo della scuola e le categorie interessate finalizzate per rendere sempre più tangibile la ferma condanna e convinta reazione all’illegalità da parte, non solo delle istituzioni e degli operatori economici, ma anche della comunità”.

 

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