Un incendio ha danneggiato questa notte l’auto di un consigliere comunale di Priolo. Ne da notizia il sindaco del Comune del Siracusano, Pippo Gianni, che ha espresso solidarietà all’esponente politico.
“Respingiamo con fermezza – ha detto il sindaco di Priolo- atti violenti e intimidatori come quello perpetrato ai danni del consigliere comunale Angelo Laposata, al quale nella notte è stata data a fuoco un’auto parcheggiata sotto casa. In giro troppi bugiardi e seminatori di odio, che alimentano l’animo già esasperato di alcuni. Poche persone che tentano di gettare ombre sul nostro paese; tutti sappiamo che la stragrande maggioranza dei cittadini è composta da persone corrette, perbene. Ribadisco la mia vicinanza e la mia stima ad Angelo Laposata ed esprimo estrema fiducia nelle forze di polizia, che sapranno sicuramente individuare i colpevoli dell’ignobile gesto”. Un altro episodio analogo si è verificato alla fine dello scorso anno con l’incendio alla macchina di un assessore comunale di Priolo. Con questo avvertimento si allunga la striscia di minacce nel Siracusano che preoccupa molto la città e l’intera provincia, scosse anche dalle bombe su cui si è espresso il leader dell’antiracket Paolo Caligiore, per cui ” potrebbero essere un segnale ben preciso rivolto ai commercianti”. Secondo quanto sostenuto da Caligiore, questi segnali potrebbero avere una duplice chiave di lettura: o una richiesta di riscossione dei soldi non percepiti durante il lockdown o un aumento delle tariffe per il pizzo. Le associazioni antiracket lanciano l’ennesimo appello ai commercianti ed agli imprenditori vittima del pizzo a denunciare ma nella storia della città, come del resto sostenuto dalle forze dell’ordine, sono rari i casi di vittime che decidono di collaborare.
Per i deputati nazionali e regionali del M5S “le conseguenze economiche del lockdown potrebbero aprire zone grigie, in cui le associazioni criminali sono pronte a muoversi, attirando con le sirene di una pronta liquidità che però zavorra la libera vita di imprese e persone”. Ed ancora: “Nelle ultime settimane abbiamo assistito – dicono i parlamentari – a un crescendo di atti criminali che hanno creato una certa inquietudine tra cittadini e imprese di Siracusa. Se la criminalità organizzata pensa di poter sfruttare a proprio vantaggio la situazione venutasi a creare, anche a causa dell’emergenza coronavirus, si sbaglia di grosso”
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