Un incendio ha danneggiato questa notte una macchina in via Sommatino, nella zona di viale Scala Greca, a nord di Siracusa. Sono stati i vigili del fuoco a spegnere il rogo di probabile origine dolosa ed ora al lavoro ci sono le forze dell’ordine, con la Procura di Siracusa a coordinare le indagini. Le fiamme hanno anche danneggiato un veicolo vicino al mezzo da cui si è scatenato l’inferno e sono stati i residenti di una palazzina a chiedere l’intervento dei soccorsi.

Un episodio che allunga la striscia di intimidazioni nel Siracusano dove, secondo fonti della Prefettura, si sono registrati ben 23 episodi contro i 28 dello stesso periodo di un anno fa. Nella notte tra sabato e domenica scorsa, è stata data incendiata l’auto di un consigliere comunale di Priolo. Un altro episodio analogo si è verificato alla fine dello scorso anno con l’incendio alla macchina di un assessore comunale di Priolo.

E poi ci sono le bombe. Dalla fine del lockdown, sono state ritrovate dalle forze dell’ordine tre oridigni artigianali inesplosi, il primo sul parabrezza di una macchina gli altri due sull’asfalto, a ridosso di alcune palazzine, ma nei giorni scorsi una bomba carta è deflagrata contro l’ingresso di una macelleria che si trova in viale Santa Panagia, non molto distante dal palazzo della Questura di Siracusa, ma soprattutto nel territorio di un clan mafioso locale. Dietro tutti questi episodi aleggia l’ombra del racket delle estorsioni, costretto, per l’emergenza sanitaria che ha imposto il blocco delle attività economiche, a non fare incassi.

“Mancava da tempo questa – ha detto il leader dell’associazione antiracket di Siracusa Paolo Caligiore – violenza, c’è da ritenere che il lockdown ha avuto una influenza pure nella criminalità organizzata. Questi segnali potrebbero dire due cose: la richiesta di riscossione dei soldi non percepiti durante l’emergenza sanitaria o un aumento delle tariffe per il pizzo. Spetterà, comunque, alle forze dell’ordine ed alla magistratura non solo risalire agli autori ma anche decifrare questi messaggi”.

Per i deputati nazionali e regionali del M5S “le conseguenze economiche del lockdown potrebbero aprire zone grigie, in cui le associazioni criminali sono pronte a muoversi, attirando con le sirene di una pronta liquidità che però zavorra la libera vita di imprese e persone”. Ed ancora: “Nelle ultime settimane abbiamo assistito – dicono i parlamentari – a un crescendo di atti criminali che hanno creato una certa inquietudine tra cittadini e imprese di Siracusa. Se la criminalità organizzata pensa di poter sfruttare a proprio vantaggio la situazione venutasi a creare, anche a causa dell’emergenza coronavirus, si sbaglia di grosso”