• La zona arancione in 9 Comuni siciliani diventa un caso politico nella maggioranza
  • Il deputato della Lega, Cafeo attacca il presidente della Regione
  • Il parlamentare salviniano sostiene che la coalizione non è stata coinvolta

Diventa un caso politico la scelta del presidente della Regione, Nello Musumeci, di proclamare la zona arancione per 8 Comuni del Siracusano e per Catenanuova, nell’Ennese. L’affondo è del deputato della Lega all’Ars, Giovanni Cafeo, che, pur ritenendo inevitabile il provvedimento, imputa al capo dell’amministrazione dell’isola di aver fatto tutto da solo.

Maggioranza non coinvolta

“Al di là del merito del provvedimento, condivisibile negli intenti – dice il deputato regionale della Lega – di stimolare un più ampio ricorso alla vaccinazione proprio nelle zone in cui la percentuale di immunizzati è minore, prosegue la cattiva abitudine di prendere decisioni importanti calandole dall’alto senza il coinvolgimento attivo delle forze di maggioranza ma soprattutto dei sindaci e dei rappresentanti delle attività produttive che, di fronte a limitazioni così estemporanee, non hanno il tempo di riorganizzarsi e adattarsi, quanto meno per limitare i danni”.

Rischi per la ristorazione

Il parlamentare regionale della Lega critica anche Musumeci sulla poca chiarezza del provvedimento che rischia di affossare alcuni settori già in sofferenza a causa della pandemia.

“Ad aggravare la situazione ci sono poi i dubbi interpretativi dell’ordinanza, attiva peraltro da sabato e non come d’abitudine dal lunedì – prosegue Cafeo – che sta creando numerosi disagi soprattutto tra i ristoratori impegnati nel settore del catering e degli eventi, per i quali non si sa ancora il destino, nonché tra gli stessi cittadini che non sanno se saranno costretti a rinviare le loro cerimonie”.

Tutta la Lega all’attacco

Ma è tutta la Lega ad andare all’attacco. “A questo punto delle due l’una – proseguono Cafeo, Pullara, Sammartino e Caronia – o si ritorna al regime ordinario di zona arancione generale per tutti, causando però gravissimi danni alle imprese e ai cittadini, specie in presenza di eventi pianificati con scadenza ormai prossima, oppure, come è più saggio, si pensa ad una deroga immediata che applichi concretamente tutti i vantaggi del green pass, abolendo ogni
limitazione per i suoi possessori anche in zona arancione, inclusa ovviamente la partecipazione ai banchetti
e agli eventi”.

Sindaci del Siracusano furiosi

“Nessuno dei sindaci degli otto comuni della provincia di Siracusa è stato preventivamente avvertito”. Lo afferma Michele Giansiracusa, sindaco di Ferla, il Comune montano del Siracusano entrato in zona arancione, insieme ad Augusta, Avola, Pachino, Noto, Portopalo di Capo Passero, Rosolini e Francofonte.

 

 

 

 

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