I carabinieri di Siracusa hanno sanzionato un imprenditore agricolo per aver impiegato due braccianti agricoli in nero ma anche perché non avrebbe fornito a tutti i braccianti delle mascherine. Il blitz dei militari è scattato nella giornata di ieri in due aziende del Siracusano che, complessivamente, hanno una forza lavoro composta da 35 uomini, tutti quanti originari dei paesi dell’Africa, molti dei quali vivono nella baraccopoli di Cassibile, al centro di tante polemiche innescate dai residenti della frazione non solo per le condizioni igieniche della struttura, del tutto abusiva, ma anche per il rischio del contagio da Covid19. Quei due braccianti senza alcun contratto lavoravano in una di queste due aziende ed al termine degli accertamenti, l’imprenditore ha rimediato una sanzione di circa 15 mila euro.

“Al proprietario del fondo agricolo, per aver impiegato – fanno sapere dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa –  irregolarmente i due lavoratori senza preventiva comunicazione di instaurazione di rapporto di lavoro, è stata applicata la prevista sanzione di 7 mila e 200 euro. Nella circostanza lo stesso proprietario è stato sanzionato in via amministrativa anche per non aver fornito ai lavoratori i previsti dispositivi di protezione individuale volti alla prevenzione della diffusione del contagio da covid-19, per un importo di euro 7 mila e 371 euro”.

I carabinieri, nell’ambito dello stesso servizio, hanno sanzionato due marocchini per aver violato le prescrizioni relative alle misure anti Covid19.

“Le attività rientrano nell’ambito di quelle pianificate in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza Pubblica per verificare il rispetto delle norme sul lavoro, sia sanitarie sia di sicurezza, da parte delle aziende autorizzate a continuare ad operare durante il periodo della pandemia” spiegano dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa.

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