Fu tra i fondatori della Democrazia cristiana Corrado Piccione, avvocato di Siracusa, scomparso nelle ore scorse. Il 15 maggio del prossimo anno, avrebbe compiuto 100 anni ed in tanti ricordano la sua passione per la politica, essendo stato tra coloro che diedero un contribuito determinante alla ricostruzione post bellica della città in cui è nato e vissuto, dilaniata dal ventennio fascista.

Il ruolo nella politica

Piccione fu consigliere comunale e presidente della Provincia di Siracusa, carica per cui rinunciò all’indennità, divenne anche consigliere del Banco di Sicilia e della Banca di Credito Popolare. Assunse anche la presidenza dell’Asi e del Coreco, si ritagliò anche un ruolo importante nella cultura, con una serie di pubblicazioni.

Il legame con Santa Lucia

Si ricorda il suo legame con la chiesa, essendo stato presidente onorario della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, di cui è presidente il nipote, l’avvocato Pucci Piccione, il primo a diffondere la notizia della scomparsa dello zio.  “Ci ha lasciato zio Corrado: un maestro di vita, di diritto, di passione civile e di testimonianza di fede” si legge nel post di Pucci Piccione.

Il cordoglio del sindaco

Tante le testimonianze di cordoglio, tra cui quella del sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “Ci ha lasciati un grande siracusano, coscienza critica ed esempio per tutti nella sua lunga vita. L’avvocato Piccione – continua il sindaco – è stato un uomo mosso da una grande fede e da un’altrettanto grande passione civile, evidenziata sin da giovane, nell’immediato dopo guerra, con il suo impegno nella neonate istituzioni repubblicane. Una passione rivolta all’affermazione della giustizia e al bene comune, che lo ha guidato anche quando ha deciso di dedicarsi alla professione e che riversava nella sua attività pubblicistica da cui traspariva un intenso amore per Siracusa e per la sua
storia”.

“Nell’esprimere le mie più sentite condoglianze alla famiglia e al caro Pucci per la scomparsa dell’avvocato Corrado Piccione, da responsabile della Cultura della Città di Siracusa non posso che essere certo che il nome del nostro illustre concittadino entra nella Storia moderna e contemporanea della città. Il suo pensiero profondo e
consapevole resterà nella memoria di tutti coloro i quali hanno avuto la fortuna di apprezzarlo e conoscerlo. Riposi in pace” dice l’assessore alla Cultura Fabio Granata.

 

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