• Si celebra in Corte di Assise il processo Bronx 2
  • Alla sbarra 4 imputati accusati di traffico di droga
  • Il grande accusatore è un pentito
  • Secondo le difese il pentito si contraddice

“Non è Scordino l’organizzatore dello spaccio al Bronx”.  Lo hanno affermato nell’aula della Corte di Assise di Siracusa i difensori di Giuseppe Scordino, 49 anni, siracusano, imputato, insieme ad altre 3 persone, Giuseppe Capodieci, 50 anni, Carmelo Nillo, 34 anni, e Francesco Salemi, 52 anni, nel processo Bronx 2 per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.

Il ruolo nella banda

Scordino, assistito dagli avvocati David Buscemi e Matilde Lipari, è indicato dalla Procura di Siracusa come l’organizzatore dello spaccio nel rione del Bronx, nella zona nord di Siracusa, nel periodo tra il 20 febbraio ed il 20 marzo, poco dopo la retata del febbraio 2018, conclusa con l’arresto di 16 persone, tra cui quello di Francesco Capodieci, ora diventato collaboratore di giustizia.

Le accuse del pentito

E proprio quest’ultimo è il grande accusatore di Scordino ma secondo i difensori il pentito si sarebbe contraddetto, come emergerebbe in una conversazione tra i due, in cui Capodieci, rivolgendosi all’imputato, lo avrebbe rimproverato di “non aver fatto nulla” nonostante “gli avesse lasciato una Ferrari”. Insomma, per i legali, queste frasi smentirebbero il ruolo di leader dell’imputato.

La posizione degli altri imputati

Gli avvocati Buscemi e Lipari, nel corso della loro arringa, hanno ribadito ai giudici l’innocenza di Scordino come organizzatore del traffico di droga, non avendo avuto, secondo la loro ricostruzione alcun ruolo apicale.  Per quanto concerne, la posizione di Giuseppe Capodieci, il suo legale, l’avvocato Junio Celesti, ha chiesto l’assoluzione per il reato associativo mentre la posizione degli altri due imputati, assistiti dall’avvocato Giorgio D’Angelo, sarà discussa nella prossima udienza, al termine della quale i giudici si ritireranno in Camera di consiglio per la sentenza.

Le richieste del pm

Il pm della Procura di Siracusa ha già formulato le richieste di condanna al gup del Tribunale di Siracusa (il processo si celebra con il rito abbreviato): 18 anni per Giuseppe Scordino; 8 anni per Giuseppe Capodieci; 8 anni e 8 mesi Carmelo Nillo;  10 anni per Francesco Salemi.

Il traffico nel Bronx

La  banda, da quanto emerso nell’inchiesta della Dda di Catania, avrebbe avuto il controllo del loro territorio, nel rione del Bronx, nella zona di Bosco Minniti, a nord di Siracusa, grazie all’uso di alcune vedette che segnalavano l’arrivo delle forze dell’ordine. Non c’erano solo dei guardiani posti in cima alle palazzine che comunicavano con fischi o segni convenzionali, evitando di non fare troppo rumore.