- Si continua a lavorare per ridurre gli allagamenti a Siracusa
- La Protezione civile impegnata nelle zone balneari
- La solidarietà del prefetto ai volontari aggrediti
Hanno lavorato tutta la notte, soprattutto nelle zone balneari di Siracusa, per provare a liberare le strade e le case dall’acqua. Il personale della Protezione civile di Siracusa sta provando a liberare decine di residenti che, per via degli allagamenti, sono praticamente bloccati in casa, impossibilitati ad uscire e ad andare a lavoro. Gli effetti del ciclone Apollo sono ancora evidenti nel Siracusano “ma sti sta lavorando, senza sosta, giorno e notte per provare ad aiutare chi ha bisogno” spiega il delegato del quartiere Neapolis, Giovanni Di Lorenzo.
“Solidarietà alla Protezione civile”
“La notizia dell’aggressione a due volontari di protezione civile ha dato alla comunità siracusana, da nord a sud della provincia, una nuova spinta per riaffermare e ritrovarsi nei valori di solidarietà e partecipazione attiva”. Lo afferma il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, commentando la notizia dell’aggressione ai volontari della Protezione civile durante le operazioni di soccorso.
“Da Prefetto di questo fiero territorio, così duramente colpito negli ultimi giorni, rinnovo i sentimenti di gratitudine al mondo del volontariato che agisce in emergenza, proprio per lenire i disagi delle persone in difficoltà o in pericolo. A Siracusa, istituzioni e cittadini possono testimoniarlo e non lo dimenticheranno mai” dice il prefetto.
“Situazione di emergenza”
Il ciclone Apollo ha creato molti danni a Siracusa: tante case sono allagate, ci sono famiglie che sono state costrette ad andarsene. “Ci sono decine di persone – dice ancora il sindaco di Siracusa – che hanno l’acqua nelle proprie case, per non parlare degli sfollati. Il nostro ufficio ai Lavori pubblici è al buio per allagamento. E’ una situazione di emergenza, siamo rimasti vittime di una calamità naturale ma posso assicurare che stiamo facendo il massimo per aiutare tutti”.
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