“Quella che le faranno vedere è una città finta, senza auto, senza spazzatura, senza apecalessi, senza spazi comuni occupati, senza sagrati delle chiese destinati a dehors, senza vie invase da tavoli e frigittorie”. E’ l’inizio della lettera aperta inviata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, domani a Siracusa insieme al Capo dello Stato tedesco, da Alessandra Trigilia e Corrado Giuliano, dell’ufficio di presidenza del Comitato Parchi.

L’affondo del Comitato parchi

L’associazione contesta la gestione della città da parte dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco, Francesco Italia, spiegando che, in occasione della visita istituzionale, quasi magicamente, i problemi, soprattutto quelli legati ad Ortigia, il centro storico di Siracusa, spariranno, seppur momentaneamente.

“Ciò che Lei vedrà sarà un percorso – si legge nella lettera aperta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – temporaneo e occasionale da Castel Maniace a Piazza Duomo, al Teatro Greco, che non esiste nella realtà quotidiana.  Vorrà invitare Sindaco, Prefetto, Questore, Soprintendente ai beni culturali, ciechi al degrado della città, a mantenere queste misure virtuose, anche dopo che Voi Presidenti ve ne sarete andati via, suggerendo che può trasformarsi questa sceneggiatura, questa fiction, in pratica quotidiana, in città reale”, tra cui  “le vie liberate, i prospetti degli edifici sgombri di auto e tavolini, la totale pedonalizzazione di Ortigia, la revoca dei dehors, la regolamentazione stretta dei mezzi di trasporto per i turisti, una mobilità pubblica garantita per i residenti, incentivazioni per nuovi antichi commerci di prossimità,  incentivazioni per le locazioni a residenti, politiche di attrazione di istituti di cultura, manutenzione urbana”.

“Una presa di coscienza”

Il Comitato parchi confida che la visita di Mattarella potrebbe coincidere con “l’avvio di una presa di coscienza di nuovo governo di Ortigia e dell’intera città, che dalla ‘ricostruzione’ del suo centro storico, in questa chiave può trarre assai più   energia e risorse in termini di recupero di identità e di richiamo per un turismo più responsabile, sostenibile ed attento”.

Uno dei temi chiavi è rappresentato dal turismo che, secondo l’associazione, è gestito in modo approssimativo. “Una città decorosa pulita accogliente  che non sia affidata ad un turismo di rapina, ad affitti brevi che espellono i suoi residenti e le famiglie, ma che insieme alla collaborazione dei siracusani più responsabili, restituisca il Genius Loci della nostra città ai Patrimoni dell’Umanità.  Non è utopia, è progetto politico ed urbanistico al quale va messo mano, ci auguriamo anche con il semplice Suo assist”.