Non sono serviti a nulla gli inviti alla prudenza, al mantenimento delle distanze per evitare gli assembramenti.  E così, per il secondo sabato di fila, Ortigia è tornata ad essere il cuore della movida  di Siracusa, come lo era prima che scoppiasse l’emergenza sanitaria. Il centro storico è stato preso d’assalto dal popolo della notte, composto prevalentemente da giovani, ormai stufi di starsene a casa dopo giorni e giorni di lockdown.

Ed il tempo trascorso alla playstation, per ingannare il tempo, o davanti ad un pc, per la didattica a distanza, sembra appartenere al passato. Non si sono viste  nemmeno le mascherine tra le vie di Ortigia, certamente  quella più affollata è stata via Capodieci, la strada che congiunge piazza Duomo alla Fonte Aretusa, dove sono disseminati i locali alla moda del centro storico.

Le notizie confortanti sull’andamento del contagio,  piuttosto basso nel Siracusano, potrebbero aver fatto la differenza. Proprio due giorni fa, la direzione dell’Asp di Siracusa ha annunciato le due ultime dimissioni dall’ospedale di Siracusa che erano affette da covid19.  I tempi in cui l’Umberto I era un focolaio sono alle spalle, anche se ci sono alcuni fascicoli della Procura di Siracusa, aperti dopo le denunce su diversi decessi, tra cui quello del direttore del Parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati, secondo i dati di ieri sera, sono stati 148.871 (+2.892 rispetto a ieri), su 127.725 persone: di queste sono risultate positive 3.442 (+2), mentre attualmente sono ancora contagiate 999 (-138), 2.170 sono guarite (+139) e 273 decedute (+1).

Degli attuali 999 positivi, 74 pazienti (0) sono ricoverati – di cui 7 in terapia intensiva (0) – mentre 925 (-138) sono in isolamento domiciliare.

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 35 (0 ricoverati, 105 guariti e 1 deceduto);
Caltanissetta, 18 (3, 145, 11); Catania, 444 (27, 529, 99); Enna, 18 (2, 378, 29); Messina, 136 (24, 372, 57); Palermo, 299 (17, 244, 35); Ragusa, 18 (0, 72, 7); Siracusa, 17 (1, 205, 29); Trapani, 15 (0, 120, 5).

Visto il dato , dunque, la Sicilia nella trattativa con Roma continuerà ad insistere, Rt a parte, sull’esigenza di un sistema di sorveglianza. E intanto è polemica sul probabile incarico di consulenza all’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, convocato da Musumeci il 20 maggio scorso e arrivato l’altro ieri. Bertolaso quasi certamente darà una mano proprio nella redazione dei pani di vigilanza e sicurezza per i turisti e peri siciliani. Un compito non semplice visto il clima che si respira e viste le polemiche innescate già dalla sua semplice visita

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