Dura la condanna dei sindacati dopo l’ennesimo incidente sul lavoro in Sicilia. L’ultimo è accaduto ieri ad Avola con il decesso di Salvatore Eroe, 36 anni l’operaio stroncato da una scarica elettrica mentre era impegnato nei lavori di ristrutturazione di una casa.

La rabbia dei sindacati

“Non basta più il cordoglio e l’attendismo perché qualcuno possa pensare che sarà sempre compito di altri quello di affrontare un problema che va oltre i cantieri e i luoghi di lavoro. Siamo dinanzi  a una questione di civiltà. I dati su infortuni e morti bianche continuano a essere inequivocabili e drammatici, come confermato dai dati INAIL” affermano Saveria Corallo, segretario generale Feneal UIL Siracusa, Nunzio Turrisi, segretario generale Filca Cisl Siracusa Ragusa, e Salvo Carnevale,  segretario generale Fillea Cgil Siracusa.

Le strategie per evitare altre morti bianche

I sindacati indicano una strada per impedire altre tragedie sui luoghi di lavoro. “Tutte le amministrazioni pubbliche locali, con una regia prefettizia al fine di accelerare i tempi, si seggano con gli enti bilaterali edili e il sindacato delle costruzioni per creare, insieme una piattaforma informatica che in tempo reale abbia il controllo della situazione imponendo come dati fondamentali: il settimanale di presenze in cantiere in tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati, l’avvio dei lavori in tempo reale indicando preliminarmente importo, impatto della manodopera utilizzando i criteri di congruità e caricando tutti i DVR sul portale. Il tutto al fine di permettere un controllo più serrato delle anomalie di sistema”.

“Sostegno legale alla famiglia”

Morire di lavoro non si può, non si deve. Eppure in Sicilia come nel resto del Paese si allunga sempre più l’elenco degli incidenti, che spesso incidenti non sono ma veri e propri omicidi provocati dal mancato rispetto delle norme sulla sicurezza”.

Lo afferma la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, che aggiunge: “Per la morte di Salvatore Eroe ad Avola chiediamo oggi verità e giustizia. Ai familiari dell’operaio, intanto, assicuriamo massimo sostegno offrendo loro assistenza sindacale e legale. Questo è il poco che possiamo fare per esprimere solidarietà concreta dinanzi a una tragedia tanto grande, che ci impone di ricordare la nostra campagna per la vita #ZeroMortiSulLavoro e il nostro appello, la nostra sfida delle cose concrete, al presidente Renato Schifani perché gli organici negli Ispettorati regionali del Lavoro siano adeguati all’emergenza in corso. Almeno questo va fatto, subito”

 

 

 

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