E’ stato riaperto il reparto di Pediatria dell’ospedale di Siracusa sospeso durante l’emergenza sanitaria. Da questa mattina sono operativi i  primi 6 posti letto ai quali seguirà nei prossimi giorni la graduale riattivazione dei rimanenti posti.

“La Direzione medica di presidio ha disposto, inoltre, che a far data dal 18 maggio riprenderà l’attività del reparto di
Medicina/Geriatria con i primi 8 posti letto e della Stroke unit con 6 posti letto. Anche in questo caso seguirà la
graduale riattivazione di tutti gli altri rimanenti posti. Si precisa tuttavia che la trombolisi è stata ininterrottamente
assicurata anche durante la Fase 1. Pertanto la riapertura della Stroke è relativa alla degenza poiché l’operatività non era mai stata sospesa”.

I tre reparti erano stati chiusi dopo la diffusione del contagio e la messa in quarantena del personale medico ed infermieristico, scatenando tante polemiche in merito alla gestione dell’emergenza. Ed in effetti, di cambi, in seno all’Umberto I, ce ne sono stati, a cominciare dalla direzione del presidio che, da Giuseppe D’Aquila è passata ad un team composto da 4 medici, a sua volta sostituito dal direttore del presidio Avola-Noto, Rosario Di Lorenzo, peraltro componente di quel team. Uno degli ultimi cambi ha riguardato la responsabile di Epidemiologia Maria Lia Contrino, mandata in ferie dalla direzione generale dell’Asp, e sostituita da un altro medico proveniente dall’Asp di Enna.

“L’andamento della curva epidemiologica, inoltre, detterà i tempi – fanno sapere dall’Asp – nei prossimi giorni anche relativamente ai programmati rientri dei reparti di Oculistica e Oncologia. L’obiettivo della direzione aziendale, infatti, è quello di ripristinare la piena funzionalità del presidio ospedaliero Umberto I, compatibilmente con la tenuta del sistema dal punto di vista epidemiologico”. Oncologia, dopo il contagio di un medico e due infermiere, era stato trasferito all’ospedale Di Maria di Avola, sollevando molto perplessità di un’associazione che tutela i malati di cancro e le famiglie.