Manifestazione davanti all‘ospedale Umberto I di Siracusa per chiedere l’assunzione di nuovi operatori sanitari e la stabilizzazione dei precari. A promuovere l’iniziativa sono state le segreterie provinciali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl Siracusa-Ragusa e Uil-Pa Siracusa, in adesione alla protesta organizzata dalle segreterie nazionali di categoria.

La vertenza riguarda il delicato momento che i lavoratori del comparto sanità stanno vivendo a causa delle croniche ed elevate carenze di personale ed abnormi carichi di lavoro con turni massacranti  in relazione all’incremento stratosferico della domanda di salute dei cittadini in conseguenza dell’accelerazione dei contagi da Covid-19.

Tra le proposte, l’assunzione pronta e stabile degli operatori sanitari per dare risposte immediate ed in sicurezza alle esigenze sanitarie della popolazione per contrastare la pandemia, curare la cronicità, le acuzie ed offrire servizi ambulatoriali, riabilitativi per la prevenzione e per l’assistenza alla lungodegenza;  la stabilizzazione degli operatori precari; la garanzia di elevati livelli di protezione per garantire la sicurezza dei lavoratori; potenziamento la medicina territoriale per garantire prevenzione e cura delle cronicità.

“I comparti delle Autonomie locali, delle Funzioni centrali, del Terzo settore – hanno sottolineato i segretari provinciali della Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl Siracusa e Uil Fpl Siracusa-Ragusa, rispettivamente Franco Nardi, Daniele Passanisi, Alda Altamore e Paolo Scimitto – rivendicano a loro volta la tutela della salute e la sicurezza sul lavoro nonché assunzioni e rinnovi dei contratti. Il blocco del turn over ed i recenti pensionamenti ordinari e per Quota 100 hanno svuotato gli uffici ed i contratti vanno prontamente rinnovati, unitamente – spiegano i tre segretari provinciali dei sindacati della Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl Siracusa e Uil Fpl Siracusa-Ragusa –  alla rivisitazione degli ordinamenti professionali, per adattare questi ultimi alle mutate esigenze organizzative della amministrazioni e per garantire percorsi di crescita professionale e rimane grave che, per tutto ciò, non siano state previste le risorse finanziarie necessarie”.

 

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