I militari della Capitaneria di Porto di Siracusa, nel corso dei controlli sulla filiera ittica nel territorio dei Comuni di Portopalo e Marzamemi, hanno scoperto che in un deposito erano conservati oltre 140 chili di pesce non tracciati. In sostanza, quei prodotti erano senza etichettatura, contravvenendo ad una precisa disposizione delle norme a tutela della salute pubblica.
Al termine degli accertamenti, il proprietario del deposito non è stato in grado di fornire alcuna documentazione sulla provenienza del pescato, tra cui ricciola, gambero sgusciato, sauri e specie varia per frittura. I militari hanno provveduto ad emettere una sanzione al titolare della struttura mentre il pescato è stato posto sotto sequestro. La merce è stata sottoposta ad esame da parte dei veterinari dell’Asp di Siracusa – distretto di Noto che l’hanno giudicata idonea al consumo per cui è stata devoluta in beneficenza ad un istituto di Siracusa.
“Si coglie l’occasione per rammentare agli operatori del settore l’obbligo del rispetto della normativa, comunitaria e nazionale, sulla commercializzazione del prodotto ittico e sensibilizzare i consumatori sul diritto di essere adeguatamente informati sui prodotti della pesca commercializzati, dissuadendoli dall’acquisto di specie ittiche
prive di adeguate informazioni sulla provenienza” fanno sapere dalla Capitaneria di Porto di Siracusa.
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