I militari della Capitaneria di Porto hanno scovato e sequestrato nell’area dell’Area marina protetta del Plemmirio, nelle acque di Punta dell’Elefante, un palangaro con 230 ami. C’erano in trappola  10 esemplari di “lupi ì scogghiu”, trasferiti  nelle celle frigorifere della Guardia costiera di Siracusa, dove saranno sottoposti ad esami dai veterinari dell’Asp di Siracusa per verificare se il pescato può essere donato in beneficenza.

Qualche giorno fa, i militari della Guardia Costiera di Siracusa hanno recuperato e posto sotto sequestro 22 nasse calate nella stessa zona di mare dove è stato rintracciato il palangaro. Il personale della motovedetta della Capitaneria di Porto ha recuperato le nasse ma contestualmente sono state avviate le indagini per risalire agli autori della pesca da frodo. E poco prima , due sub erano stati fermati dai militari dai militari prima della loro immersione nelle acque dell’Area marina protetta del Plemmirio con tanto di muta e bombole. Sono stati sanzionati e deferiti per violazione  per il mancato rispetto delle disposizioni in materia di contenimento dell’epidemia da Covid19. Prima di questi due sub, il personale della Guardia costiera aveva bloccato un pescatore da frodo che avrebbe voluto catturare con la sua canna i pesci nella riserva marina.

“L’attività svolta si inquadra in un’ampia serie di costanti controlli ambientali e sulla filiera ittica posti in essere dal personale della Capitaneria di Porto per garantire la salvaguardia dell’Area Marina Protetta del Plemmirio da attività illecite non consentite” fanno sapere dal comando della Capitaneria di Porto di Siracusa.

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