Il Siulp, sindacato di polizia, chiede un cambio di tendenza sulle aggressioni agli agenti ed auspica carcere immediato per gli autori dei pestaggi.

“Come già accaduto in altre città italiane, nella totale certezza di impunità, dei criminali violenti si permettono il lusso di aggredire uomini e donne delle Istituzioni” spiega il segretario del Siulp di Siracusa, Tommaso Bellavia, che denuncia un nuovo episodio violento ai danni di poliziotti.

Il fenomeno

Secondo quanto sostenuto dal sindacato, capita spesso che persone arrestate per violenza a pubblico ufficiale vengano immediatamente liberati o per decisione del pm di turno o del gip del Tribunale al termine dell’udienza di convalida. Il segretario del Siulp Siracusa auspica la detenzione per i recidivi, i servizi sociali per chi incappa, per la prima volta, in questa tipologia di reato.

Modica della legge

“Per tale ragione anche la struttura del Siulp aretuseo si unisce – dice Bellavia – a tutte le azioni poste in essere dalla segreteria nazionale ed dal suo segretario Felice Romano per chiedere a gran voce una legge che, modificando l’attuale regime dell’arresto obbligatorio, preveda una fattispecie specifica, con detenzione immediata o l’affidamento ai servizi sociali se il reo non è recidivo e se ha riparato il danno, per tutti coloro che aggrediscono o commettono violenza sul personale in uniforme e gli incaricati di servizi pubblici o di pubblica utilità. Come anche i medici e gli infermieri.

Recrudescenza del fenomeno

“Siamo molto preoccupati per una nuova ondata di violenza che sta colpendo il nostro territorio – aggiunge il segretario provinciale del Siulp,  Tommaso Bellavia, e ci auguriamo che tutti gli attori istituzionali e politici, locali e nazionali, pongano molta attenzione sui temi della sicurezza urbana sia sotto il profilo della prevenzione che della repressione dei reati violenti”.

“Il Siulp siracusano si pone, come sempre, quale interlocutore qualificato e disponibile a qualsiasi contributo a tutela dell’incolumità e della serenità, non solo delle poliziotte e dei poliziotti, ma di tutti i cittadini della nostra provincia.”