- Una petizione con 270 firme è stata depositata al Comune per chiedere le intenzioni dell’amministrazione sulla costruzione del Porto turistico
- Il sindaco Luca Cannata ha risposto durante la seduta in Consiglio comunale
- L’amministrazione sostiene che la struttura è inserita nel piano triennale delle opere pubbliche
Una petizione, con 270 firme, è stata depositata al Comune di Avola per chiedere se l’amministrazione ha tra le sue priorità la realizzazione del Porto turistico. Una presa di posizione che fa seguito alla polemica innescata nel novembre dello scorso anno dall’ex sottosegretario ai Beni culturali, Nicola Bono, presidente del La Buona Destra, il quale accusò il sindaco di Avola, Luca Cannata, di aver finanziato il progetto, “con importo di ben 4.078.000 euro”. per la realizzazione di una strada portuale ma senza un porto.
La petizione
Bono, in questi ultimi mesi, ha chiesto al sindaco un confronto pubblico, si era pensato anche ad un dibattito in televisione, alla fine non c’è mai stato, per cui è stata avviata una sottoscrizione popolare allo scopo di “stanare” il sindaco a rispondere. Una iniziativa che ha coinciso con la convocazione del Consiglio comunale durante il quale Luca Cannata ha raccontato la sua verità.
Le domande al sindaco
I firmatari della petizione hanno posto al primo cittadino delle domande. “Il sindaco e la giunta comunale che egli rappresenta – si legge nella petizione – ritengono strategica l’opera del porto per lo sviluppo economico della città nonché per l’occupazione? Ritenuta strategica l’opera, essi quando ritengono di avviare iniziative per la realizzazione dell’infrastruttura portuale di Avola? Ritengono di chiarire gli impedimenti legali che, dal 2016 (anno di revoca della precedente concessione), hanno inibito l’individuazione di nuovo concessionario?
La risposta di Cannata
“In merito al Porto turistico di Avola, è inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. Questo vuol dire che chiunque, in questo momento, può presentare, attraverso il project financing, la proposta per realizzare la struttura. Dunque, è di tutta evidenza che c’è da parte dell’amministrazione l’interesse per la costruzione del Porto. Se, però, qualcuno vuole fare passare il messaggio che il sindaco non è interessato alla costruzione del Porto vuol dire che mente”.
Gli attacchi all’opposizione
Cannata, durante la sua esposizione, ha duramente criticato l’operato delle passate amministrazioni sulla questione del Porto. “Nel 2002 il sindaco del tempo – ha detto Cannata – incaricò un professionista per redigere il piano regolatore del porto al prezzo di 65 mila euro. Io ne ho spesi 90 mila per quello generale, riguardante tutta la città”. Il sindaco ha anche detto che negli anni successivi una società, riconducibile a quel professionista, attraverso il Porto avrebbe voluto realizzare 400 mini appartamenti. Un progetto rimasto solo sulla carta, bloccato nel 2006 dall’amministrazione Barbagallo.
Le espropriazioni
Proprio sul quel progetto, il sindaco di Avola ha sostenuto che vi sarebbero potuti essere espropriazioni di terreni, “con interessi” da parte di qualcuno, difendendosi e facendo riferimento alle recenti critiche mosse da Nicola Bono, nei mesi scorsi, in merito ai presunti interessi di Cannata sulla costruzione della strada per il porto (che non c’è ndr) per via “di terreni sottoposti ad esproprio, in cui figuravano oltre al primo cittadino, anche suoi parenti stretti”. E la risposta nella seduta di ieri è stata ferma. “Qualcuno ha voluto mettere dubbi sul sottoscritto, non ho nessun terreno che possa essere oggetto di esproprio”.
Commenta con Facebook