La crisi al Punto nascita dell’ospedale di Avola, causata dalla mancanza di medici, e risolta in poche ore dalla direzione dell’Asp di Siracusa, con una razionalizzazione dei turni, che ha scongiurato la chiusura del reparto, riaperto poche ore dopo la sospensione, riaccende i riflettori sulla crisi della sanità nel Siracusano.

La crisi ad Avola

Per il parlamentare regionale del M5S, Carlo Gilistro, che è un pediatra, la prima decisione dell’azienda sanitaria di sospendere i parti ad Avola per dirottarli a Lentini ed a Siracusa è stata corretta. “La scelta è stata giusta perché prima di tutto viene la sicurezza delle partorienti e dei bambini: è questo l’aspetto più importante quando si verifica una carenza di medici” taglia corto il deputato regionale di opposizione.

Ma è sulla razionalizzazione delle risorse umane, pochissime nel Siracusano così come in Sicilia,  che il parlamentare del M55, contesta alcune scelte dell’azienda sanitaria ed a cascata dell’amministrazione regionale.

Può essere più chiaro?

“Che ci sia un problema su scala nazionale – spiega a BlogSicilia il deputato regionale del M5S – è evidente e nessuno lo contesta ma tenere aperti tre punti nel raggio di 20-25 km, con le condizioni attuali, è un rischio, in quanto la coperta è molto corta. In questo modo, tutti e tre i Punti nascita sono di fatto “spogliati” di personale medico”.

Quindi, come intende risolvere il problema?

“La conseguenza di questa scelta è mettere in crisi gli stessi reparti, per cui, a mio avviso, meglio tenere – dice il parlamentare regionale del M5S, Carlo Gilistro – aperti due che tre. Dobbiamo fare i conti con una penuria di risorse umane, da qui l’esigenza di razionalizzare quello che si ha a disposizione”.

L’Asp ha risolto la crisi ad Avola con una razionalizzazione dei turni

“Ma è estremamente complicato organizzare dei turni e poi si mettono sotto stress gli stessi medici. Inoltre, parlando di Siracusa, che è un reparto di primissimo livello, spogliarlo per accontentare presidi più piccoli è un danno enorme” conclude il parlamentare regionale del M5S, Carlo Gilistro.