La terza sezione penale della Corte di Appello di Catania ha  ha ridotto la pena inflitta dal giudice di primo grado a Carmelo Cavarra e Cirinnà Salvatore, difesi rispettivamente dagli avvocati Ornella Burgaretta e Paolo Caruso Verso.

Condanna in primo grado più severa

I due  erano accusati di avere commesso una rapina a mano armata in un centro scommesse, sito in Pachino, nel gennaio del 2019, erano stati condannati in primo grado alla pena di 4 anni di reclusione dal GIP del tribunale di Siracusa Salvatore Palmeri, all’esito dell’udienza celebratasi con rito abbreviato.

Riconosciute le attenuanti

La Corte, accogliendo le richieste dei difensori, Paolo Caruso Verso ed Ornella Burgaretta, ha concesso ai due giovani le attenuanti generiche ( non riconosciute dal giudice di primo grado) in considerazione del fatto che fossero
incensurati e che avessero ammesso la loro responsabilità. Ha così ridotto la pena di un anno, condannando i due a 3 anni di reclusione ed euro mille di multa.

La rapina

Secondo la tesi degli agenti del commissariato di polizia di Pachino, che hanno condotto le indagini, Cavarra si sarebbe introdotto all’interno del centro scommesse armato di coltello e con il volto travisato dal cappuccio della giacca. Presi i 600 euro, si sarebbe dileguato insieme al complice, rimasto all’esterno come palo.

Le immagini

Le immagini delle telecamere di videosorveglianza lungo il tragitto permisero alla polizia di individuare il percorso di fuga degli imputati. I due furono ripresi sia nelle fasi antecedenti alla rapina, quando giunsero a bordo di un’auto in uso al padre di uno dei due arrestati, ma anche subito dopo il delitto, intenti a correre verso l’abitazione di uno dei due, e, subito dopo, mentre cambiarono indumenti per evitare di essere individuati.

Nei mesi successivi alla rapina, dopo aver raccolto elementi solidi nei confronti dei due pachinesi, i magistrati della Procura della Repubblica di Siracusa inoltrarono al gip del Tribunale la richiesta dell’emissione delle misure cautelari.