C’era chi investiva il reddito di cittadinanza nelle scommesse online, altri, invece, pur avendo ingenti proprietà, incassavano il sussidio. E’ quanto hanno scoperto nel Siracusano i militari della Guardia di finanza che hanno denunciato per truffa 52 persone, capaci di causare un danno allo Stato di circa 600 mila euro. Le indagini sono state avviate nelle settimane scorse dal comando delle Fiamme gialle che, in modo analitico, sono riuscite a ricostruire ogni posizione.
Dei 52 segnalati in Procura, “8 non hanno indicato i redditi provenienti da vincite conseguite nei conti di gioco on-line; 15 hanno omesso di comunicare possidenze mobiliari / immobiliari; 2 hanno comunicato una residenza fittizia, risultando altresì carenti della residenza continuativa in Italia nei 2 anni precedenti all’istanza; 5 sono risultati lavoratori irregolari, inseriti in nuclei familiari percettori del beneficio; 1 ha comunicato dati non veritieri in merito all’attività lavorativa del coniuge ed ai contratti di locazione abitativi; 1 non ha indicato i redditi esenti da imposta, percepiti dall’INAIL; 12 hanno reso o utilizzato dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omette informazioni dovute – sospensione del beneficio in caso di condanna o applicazione di misura cautelare personale; 8 hanno reso o utilizzato dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omette informazioni dovute/omessa comunicazione della variazione del reddito o del patrimonio – sospensione del beneficio in caso di condanna o applicazione di misura cautelare personale”.
Lo scorso novembre i controlli della Compagnia di Siracusa erano culminati con la denuncia di 24 persone per indebite percezioni del reddito di cittadinanza, creando un buco di oltre 200 mila euro.
In tutto sono quindi 76 i soggetti, individuati a Siracusa e provincia che, nel corso dell’anno 2020, hanno percepito il beneficio senza averne diritto.
“L’attività è iniziata con una mirata attività di intelligence, volta a individuare, tramite un certosino incrocio di dati, una platea di soggetti con fattori di rischio indicative di possibili cause di esclusione dalla particolare misura di sostegno” spiega il comandante provinciale della Finanza di Siracusa, Luca De Simone.
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