“E’ intollerabile che questa zona continui ad essere una discarica abusiva: da una parte c’è l’inciviltà dall’altra la mancanza di controlli”. A parlare è una residente di contrada Tivoli, alla periferia di Siracusa, dove vi sono numerose abitazioni, ancora una volta al centro dell’emergenza rifiuti. Spesso, proprio in questa zona, qualcuno ha appiccato le fiamme alla montagna di immondizia come se il problema si potesse risolvere incenerendo tutto, senza alcuna misura di sicurezza. “Qui c’è una emergenza ambientale e sanitaria che non si può trascurare” attacca una residente.

E pensare che nelle settimane scorse la Polizia ambientale ha posto sotto sequestro una vasta area in contrada Tivoli,  trasformata in discarica abusiva.  Trovati, oltre a cumuli di rifiuti e a sfalci di potatura, gli agenti della Municipale hanno rinvenuto rifiuti pericolosi tra i quali farmaci, scarti edili, vernici e guaine bituminose. Si è scoperto, nel corso dei controlli, che era stata rubata una fototrappola, una microcamera usata dalle forze dell’ordine per filmare chi smaltisce abusivamente i rifiuti. 

Un mese e mezzo fa, la stessa Polizia ambientale scovò altre discariche abusive nel territorio di Siracusa per un ammontare di oltre 6 tonnellate e mezzo di rifiuti. Nel dettaglio gli interventi di bonifica riguardarono la zona della Pizzuta, le vie San Cataldo, Luigi Monti, Modica, piazza Leonforte, l’area della Borgata, via Agrigento, piazza Santa Lucia, le vie Mosco, Ancona e Genova, e tutte le micro discariche di Ortigia, Fontane Bianche, Ognina, Isola e le vie Ermocrate ed Elorina.

Ma sulla gestione dei rifiuti c’è anche la vicenda dell’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura nei confronti della Tech, l’azienda che nel dicembre scorso aveva vinto l’appalto del Comune di Siracusa con base d’asta di 118 milioni di euro, 9 milioni in meno rispetto a quello del 2014 ma dopo il provvedimento della Prefettura l’amministrazione di Palazzo Vermexio guidata dal sindaco Francesco Italia ha deciso,  due mesi fa, di assegnare il servizio alla Tekra, la cui offerta era stata valutata come seconda. Nei giorni scorsi, il Tar di Catania ha rigettato la richiesta di sospensiva proposta dalla Tech