Gli agenti della Squadra Mobile, insieme alle Sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Siracusa, hanno operato fermato due cittadini russi, un uomo di 37 anni ed una donna di 44 anni,  accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Lo sbarco a Portopalo

Si tratta di un’indagine legata allo sbarco di 108 migranti di nazionalità afghana, iraniana ed irachena, giunti la
sera del 19 agosto nelle acque siciliane. Gli stranieri sono stati intercettati e soccorsi a circa 32 miglia da Portopalo
di Capo Passero, nel Siracusano, mentre si trovavano a bordo di una barca a vela di colore bianco di circa 16 metri, battente bandiera tedesca.

Barca salpata dalla Turchia

Le attività investigative, esperite nell’immediatezza, hanno consentito, anche grazie alle dichiarazioni rese da alcuni migranti, di accertare che i due arrestati, legati da un vincolo affettivo, avevano condotto i 108 immigrati a bordo dell’imbarcazione a vela che, nella serata del 14 agosto scorso, era partita dalle coste turche per poi giungere in
Sicilia la serata del 19 agosto.

In carcere

Al termine delle incombenze di legge, l’uomo è stato condotto nella carcere di Cavadonna mentre la donna è stata accompagnata a Palermo, in attesa dell’udienza di convalida.

Altri scafisti fermati

Nei giorni scorsi, la polizia ha arrestato due egiziani, di 35 e 26 anni, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Secondo l’accusa, sarebbe due ‘scafisti’ dello sbarco di 172 migranti, di nazionalità bengalese, siriana ed egiziana, giunti il 13 agosto a Portopalo di Capo Passero e facenti parte di un gruppo di 449 persone soccorse nello Ionio da due motovedette della Capitaneria di Porto. Dopo la notifica del provvedimento, i due indagati sono stati accompagnati nella casa circondariale di Cavadonna.

 

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