Sono stati rimessi in libertà tre degli 11 indagati coinvolti nell’operazione Ludos della polizia di Siracusa sull’usura e su un giro di scommesse online illegali.

Tornano in libertà

Erano ai domiciliari Giuseppe Neri, 31 anni,  Sebastiano Giardina, 23 anni, e Gabriele Zanghì, 35 anni, tutti di Augusta ed assistiti dall’avvocato Beniamino D’Augusta, ma, come disposto dal giudice per indagini preliminari del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, hanno solo l’obbligo di dimora.

La scarcerazione

Nei giorni scorsi, lo stesso gip ha deciso di far uscire dal carcere Antonino Florio, 47 anni, trasferito nella sua abitazione, ai domiciliari, come richiesto dai difensori, Puccio Forestiere e Fabiola Fuccio.

Il prestito ad un giocatore ludopatico

Quest’ultimo è accusato di aver dato in prestito del denaro, 7500 euro, salvo poi richiederne la restituzioni dopo due mesi a tassi da capogiro.

Durante sua deposizione, l’indagato ha ricostruito quel prestito, concesso ad un giocatore, che avrebbe voluto investire quel tesoretto, di circa 7500 euro, nelle scommesse solo che l’indagato, ammettendo di essere anche lui un frequentatore di sale scommesse, gli avrebbe chiesto la restituzione, con gli interessi, in appena due mesi.

Le accuse per gli 11 indagato

Gli 11 indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo dell’attività di gioco e scommesse on-line attraverso siti illegali, esercizio abusivo dell’attività di credito ed usura.

Le auto come garanzia

Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Squadra mobile e del commissariato di Augusta, i componenti della banda, prestavano soldi ai propri clienti ludopatici pretendendo la restituzione delle somme ad interessi usurai. Capitava anche che gli indagati, esigessero dalle vittime, quale garanzia sulla restituzione del danaro, le chiavi delle loro auto.

La denuncia di una coppia di anziani

Le indagini hanno avuto inizio nel dicembre 2019 dopo la denuncia di  coppia di anziani coniugi il cui figlio aveva contratto debiti gioco che i genitori hanno pagato. In quell’occasione furono avviati gli accertamenti patrimoniali, inoltre grazie alle intercettazioni ed alle telecamere, fu scoperta e poi bloccata  l’attività di raccolta di scommesse sportive effettuate su siti illegali.