Offerta sanitaria migliorata, in aumento le prestazioni nelle strutture pubbliche, riduzione della mobilità dei pazienti siracusani verso altre province e regioni. E’ quanto sostenuto dal commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra che replica alla critiche legate al servizio sanitario nel Siracusano mosse nella trasmissione di BlogSicilia “Sulle strade di Siracusa dal segretario della Cgil Siracusa, Roberto Alosi, e dal coordinatore del Mpa di Siracusa, Mario Bonomo.

I posti letto

Il manager dell’Asp di Siracusa, in merito ai posti letto, afferma che “in provincia di Siracusa sono stati previsti nell’ultimo ventennio (mi chiedo dove erano Bonomo e Alosi) circa 1200 posti letto di cui 800 pubblici e 400 privati”.

Inoltre, “questi posti hanno prodotto nel 2022 complessivamente 30.344 ricoveri presso gli ospedali pubblici (in continuo aumento rispetto agli anni passati) e 14.158 ricoveri presso le strutture private, ossia, visto che la statistica non è una opinione, hanno rispettato la proporzione dei posti letto provinciali (2/3 pubblico, 1/3 privato accreditato).

La questione delle cliniche private

Sia Alosi sia Bonomo, nella loro analisi, hanno evidenziato il peso delle cliniche private nell’offerta sanitaria a svantaggio delle prestazioni pubbliche con la conseguenza di aumentare le spese delle famiglie per le cure.

“Si paga solo il ticket” dice Ficarra

“Per evitare il qualunquismo – dice Ficarra – che attanaglia alcune menti, occorre in modo elementare specificare (visto che ci si rivolge ai cittadini non addetti al settore) che chi si rivolge al privato accreditato non deve pagare nulla se non il ticket visto che la prestazione è a carico dello Stato/Regione e ciò perché in base al noto giuridico principio della libera scelta voluto dal legislatore – il cittadino può indifferentemente rivolgersi al pubblico o al privato accreditato a parità di condizioni”.

Le liste d’attesa

Uno degli attacchi alla gestione del sistema sanitario, il segretario della Cgil lo ha riservato alle liste d’attesa, ritenute lunghe, causate, tra le varie ragioni, da una cronica carenza di medici nelle strutture pubbliche.

“Si sono progressivamente – dice Ficarra – ridotte le liste di attesa (grazie sia ai nostri operatori che agli specialisti accreditati del circuito sanitario provinciale e sempre pagati dal Servizio Sanitario Regionale senza danno per i cittadini) stante che nel 2018 le liste di attesa avevano risposte nei tempi previsti dalla legge pari a poco più dell’80 per cento delle richieste in classe Breve, dell’88 per cento in classe Differibile e del 98 per cento se Programmabile ossia entro 180 giorni, mentre nel 2022 i tempi di attesa medi sono stati rispettati per oltre il 90 per cento per quelli Brevi, oltre il 93 per cento per le Differibili e del 99 per cento per le Programmabili. Ciò vuol dire che oggi 9 persone su 10 ottengono la prenotazione entro i termini di legge”.

Ridotta migrazione passiva

Il coordinatore del Mpa, nel suo affondo, aveva sostenuto che i pazienti, per via di un’offerta pubblica carente nel Siracusano, scelgono altri ospedali, tra tutti quelli del Catanese.

“Che i cittadini siracusani continuino a riporre maggiore fiducia nei servizi sanitari di questa provincia è dimostrato dal fatto che la mobilità passiva (ossia i soldi che Siracusa versa alle altre province per prestazioni che fuori provincia vengono richieste dai siracusani) si è notevolmente contratta come riportata dai Mass media di 10 milioni di euro circa” dice il commissario dell’Asp di Siracusa.

Nuovo ospedale

Il manager dell’Asp di Siracusa elenca gli obiettivi raggiunti, tra cui il nuovo ospedale, “contraendo i costi di circa 12 milioni di euro sbloccandone l’iter” e poi “l’apertura dei reparti di Pediatria e Ostetricia ad Avola, la Stroke Unit a Siracusa,  la Breast Unit a Lentini, la Chirurgia e il Centro Amianto e l’Ematologia ad Augusta, l’attivazione dei posti covid all’ospedale di Noto con l’attivazione della Geriatria e la prossima apertura del Centro Autismo e dei nuovi locali per il Centro Trasfusionale, avere ristrutturato Malattie infettive a Siracusa e avere attrezzato il nuovo palazzetto come voluto dalla Regione”.

La controreplica di Bonomo

Bonomo ha controreplicato alle dichiarazioni del commissario dell’Asp di Siracusa. E lo ha fatto usando il sarcasmo.

“Tutto va bene in provincia di Siracusa, chi avanza – dice Bonomo – delle legittime e più che giustificate lamentele sulla qualità di alcuni servizi va tacitato e sommerso da un diluvio di parole. Purtroppo, gli abitanti della mia provincia, quella di Siracusa, sono costretti, ogni giorno, a fare i conti con tante, troppe disfunzioni. Basti pensare a quelle dei nostri pronto soccorsi. Forse il commissario straordinario, già direttore generale dell’Asp, farebbe meglio a verificare di persona alcuni reparti, per i quali dobbiamo essere grati ai medici e al personale paramedico”.