Se non è record poco ci manca, in ogni caso la notizia della negatività di 1284 persone, tutte quante sottoposte ai tamponi rapidi in modalità drive in, è certamente confortante. E’ questo l’esito dei test, sulla popolazione studentesca di Siracusa e Rosolini, compiuto dal personale dell’azienda sanitaria di Siracusa.

“L’Asp di Siracusa ha eseguito nel capoluogo – fanno sapere dall’Asp –  nell’area del Liceo Gargallo di via Luigi Monti 759 tamponi tutti risultati negativi a studenti, familiari, personale docente e non docente delle scuole medie inferiori e superiori. La seduta, con il metodo drive in, organizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale di Siracusa. A Rosolini, sempre questa mattina, medici e infermieri delle Usca e del Distretto sanitario di Noto in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione hanno eseguito nel drive in organizzato in collaborazione con il sindaco di Rosolini nell’area di Protezione civile 525 tamponi rapidi risultati tutti negativi”.

Fino al 23 novembre sarà infatti possibile fare i tamponi rapidi nei drive-in che sono stati allestiti in 50 Comuni dell’Isola. Ancora una volta il target individuato è la popolazione scolastica che potrà sottoporsi volontariamente e gratuitamente al test.

Novità di queste settimane è la piattaforma on-line (www.siciliacoronavirus.it), attivata per semplificare la procedura. Infatti, una volta fatto l’accesso al portale sarà sufficiente cliccare sul bottone “tampone rapido Covid19” e compilare il modulo di registrazione scegliendo la data disponibile tra i drive-in proposti. La piattaforma indicherà, dunque, la fascia oraria che verrà generata automaticamente in base al numero di prenotazioni già acquisite. Nel form di registrazione il cittadino dovrà indicare la “categoria di appartenenza” che riconduce al target dello screening (personale docente, non docente, studenti e propri nuclei familiari).

In caso di esito positivo al tampone, il cittadino verrà immediatamente sottoposto a quello molecolare per la necessaria conferma, così come previsto dai protocolli sanitari vigenti. L’iniziativa del governo Musumeci è realizzata in collaborazione con Anci Sicilia e le amministrazioni locali e con il supporto della Protezione civile regionale e dei volontari.