Nemmeno il tempo di presentare la stagione 2023-2024 del Teatro Massimo di Siracusa che, di fatto, riapre al pubblico con una programmazione dopo 66 anni di chiusura, che esplode una polemica.

Il nodo del conflitto di interessi del deputato Ars di FdI

Ad entrarci sono due deputati regionali, Carlo Auteri, esponente di Fratelli d’Italia, e Tiziano Spada, parlamentare del Pd, con quest’ultimo che accusa il primo di conflitto di interessi per aver criticato il cartellone presentato nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale di Siracusa.

L’imprenditore degli spettacoli

Il motivo consiste nell’esperienza professionale di Auteri, noto nel Siracusano per essere un imprenditore legato a spettacoli ed eventi, finito diversi anni fa anche in una inchiesta della Procura di Siracusa su alcuni appalti al Comune di Priolo ma dopo la condanna in primo grado il reato si è prescritto.

Nel cartellone la star è Tuccio Musumeci

Tra gli attori che spiccano nella nuova stagione al Teatro Massimo di Siracusa c’è certamente Tuccio Musumeci, volto noto non solo a teatro ma anche al cinema  ed in televisione, una sorta di totem, almeno in Sicilia.

“Avrei inaugurato con Favino e Gassmann” dice Auteri

Il deputato regionale di FdI, però, avrebbe preferito puntare su altri nomi. “Avrei inaugurato con Silvio Orlando – dice – con Alessandro Gassmann, con Pierfrancesco Favino, tra gli attori più premiati del cinema italiano. Avrei dato un taglio totalmente diverso anche per sottolineare come a Siracusa si riapriva il teatro in grande stile con un collegamento importante con il cinema italiano”. “Senza nulla togliere a chi è stato chiamato a calcare il palco” aggiunge Auteri.

“Auteri in conflitto di interessi” tuona Spada

Secondo il deputato regionale del Pd, Tiziano Spada, Carlo Auteri, per via della sua esperienza professionale, avrebbe un conflitto di interessi.

“A parte la frase per nulla felice nei confronti dei tanti artisti di valore coinvolti nel cartellone – spiega Tiziano Spada – credo che un operatore del settore teatrale che, da deputato regionale, interviene con sue note o atti parlamentari sull’attività di enti culturali e teatrali su cui non ha competenza, corra il rischio di passare per uno che utilizza il ruolo politico e amministrativo per interessi personali. Il classico conflitto d’interessi, insomma”.

“Dirmi però di non intervenire su argomento specifico riguardo il mio lavoro sarebbe come dire a un medico eletto di non parlare di sanità” ha replicato Auteri.