• Sospensione di 10 mesi per una maestra violenta
  • Ha aggredito i bambini di un asilo di Augusta
  • Ad inchiodarla le immagini delle telecamere

I carabinieri di Augusta hanno eseguito una misura cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa, nei confronti di una maestra di un asilo di Augusta, che è stata sospesa per un periodo di 10 mesi, a seguito delle aggressione ai danni dei bambini della sua classe.

Le denunce dei genitori

Il provvedimento è stato sollecitato dal sostituto procuratore di Siracusa, Marco Dragonetti, che ha coordinato le indagini dopo le denunce di alcune mamme preoccupate per il comportamento anomalo dei loro bambini ritenuto riconducibile, a loro dire, all’atteggiamento violento della maestra.

Le aggressioni filmate dalle telecamere

Grazie alle telecamere sistemate all’interno della classe ed alle intercettazioni ambientali audio e video disposte dalla Procura di Siracusa, in poco tempo è stato possibile riscontrare, giorno dopo giorno, i sospetti dei genitori.  Le immagini e le intercettazioni ambientali hanno infatti permesso di accertare che la donna quasi
quotidianamente si rivolgeva ai bimbi con frasi denigratorie, li intimoriva ricorrendo in più occasioni a
violenze fisiche e verbali gratuite, mortificando i più piccoli persino quando “sporcavano” il pannolino.

Bambini in lacrime

Le immagini raccolte durante le indagini hanno evidenziato soprattutto che l’insegnante compiva atti di
violenza ai danni dei bambini dopo scatti d’ira e di stizza del tutto ingiustificati, che a volte facevano scoppiare in lacrime i bambini indifesi. Quando tornavano a casa, gli stessi piccoli avrebbero mostrato inquietudine e non è stato semplice, specie per alcuni genitori, vincere la paura dei bambini, che, poco per volta, hanno iniziato ad aprirsi e sono emerse le prime testimonianze.

Sospensione per 10 mesi

“Sulla scorta di tali risultanze investigative – spiegano dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa – raccolte dai Carabinieri della stazione di Augusta, la Procura della Repubblica di Siracusa ha richiesto ed ottenuto l’applicazione della misura cautelare personale per un periodo di 10 mesi, così impedendo all’insegnante di continuare a svolgere l’attività didattica ed avere ulteriori contatti con gli alunni”

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