Le pareti rocciose sulle quali si dovrà intervenire si estendono per circa undici mila metri quadri e sono caratterizzate da altezze superiori ai quaranta metri, con acclività che in alcune parti superano il 95 per cento.
In passato, ma anche in tempi recenti, massi di varie dimensioni sono rotolati a valle alzando sempre più la soglia di allarme. Adesso però quel pendio sarà interamente consolidato restituendo serenità a chi abita nella periferia est del paese.
E’ una parete rocciosa che si estende per circa 220 metri quella sulla quale alcuni ingegneri e geologi stanno già lavorando per stabilire come intervenire per mettere in sicurezza la sottostante contrada Tanarizzi.
L'intervento riguarderà inoltre la canalizzazione delle acque piovane, la cui dispersione ha nel tempo innescato i dissesti che hanno provocato i crolli.
Si tratta di un intervento molto atteso perché si pone a tutela della zona archeologica e della frazione marina di Eraclea Minoa, dopo i gravi episodi che si registrarono nel 2009, con crolli e movimenti franosi sulla parete in marca che sovrasta la spiaggia e diverse abitazioni.
Il progetto, redatto dall'Ufficio tecnico comunale, prevede opere di disgaggio, diserbamento e rafforzamento corticale mediante rete metallica, nonché l’imbracatura di alcuni corpi rocciosi con funi opportunamente ancorate a chiodature di adeguata lunghezza.
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Redazione
pubblicata la gara per un importo di oltre 900mila euro
I lavori messi a bando prevedono la rimozione dei blocchi rocciosi a rischio di distacco e di caduta, l'imbracatura di quelli instabili con funi di acciaio e tiranti e il successivo posizionamento di pannelli di funi per consolidare l'intera parete.
Scala dei Turchi, il costone di marna bianca è ormai da alcuni anni una delle mete turistiche obbligate, ma da dicembre del 2017 era impossibile accedervi via terra. Un’ordinanza del Comune di Realmonte, a tutela dell’incolumità pubblica, ne impediva infatti il transito a causa della caduta di massi.
L'intervento servirà a stabilizzare l'intero pendio, attraverso paratie realizzate a monte, e a consolidarlo con reti metalliche e materiale geocomposito.
Le acque termali del lago di Venere e di Cala Gadir, a Pantelleria, rischiano di restare zona off limit a causa dei massi che minacciano di crollare sulle strade che consentono di raggiungerle.
Un incontro tra le parti, per dirimere la questione relativa agli stipendi arretrati vantati dai lavoratori nei confronti della ditta Himera, esecutrice dei lavori, e dei crediti vantati dal consorzio Integra, titolare dell’appalto, nei confronti del Comune di Palermo, committente dei lavori.