Gli eurodeputati hanno condiviso gli obiettivi delle quattro macroaree proposte dal governo: infrastrutture viarie, edilizia scolastica, recupero centro minori e tutela del territorio.

Una occasione che la Sicilia non può lasciarsi di certo sfuggire: vale 37 milioni subito e circa 180 nei prossimi 3 anni. Si tratta di spendere fondi europei, operazione in merito alla quale la nostra regione non è mai stata capace nel modo in cui dovrebbe.

Su una dotazione complessiva di 4.557 miliardi distribuita su dieci assi prioritari, a fronte di un impegno del 55,3% (2.523 miliardi), la spesa al 31 gennaio 2018 si attesta allo 0,37%, a fronte di una media italiana del 4,5%.

Ma intanto l'isola nella nuova fase della programmazione europea a sostegno dell’occupazione si vede assegnare da Bruxelles il 50% in meno sul Fondo sociale europeo

Il ministro Lezzi ha ritenuto opportuno istituire un tavolo al fine di adottare linee di intervento condivise per un’efficace partecipazione dell’Italia al negoziato in sede Ue e per un tempestivo avvio dei lavori di definizione della futura programmazione.

Il prossimo programma comunitario per l'agricoltura varrà oltre 36 miliardi per l'Italia e oltre 3 miliardi e mezzo per la Sicilia

Il Clomune ha presentato le proprie domande di adesione al progetto in ritardo rispetto alla scadenza dei termini

L’esito del tavolo odierno è stato sottoposto al ministro per il Sud che ha apprezzato i positivi passi in avanti, soprattutto in tema di accelerazione delle certificazioni di spesa e della realizzazione delle opere, con particolare riferimento all’anello ferroviario.

Attivati numerosi progetti sul PO FESR 2014/2020 che guardano all'efficientamento e al rinnovo delle strutture ma anche all'ambiente e alle emissioni

A otto mesi dall'insediamento del governo Musumeci - spiega Sunseri - e a cinque mesi dalla fine dell’anno, data entro la quale l’Europa ci dà l’obiettivo da raggiungere, la spesa certificata è ancora ferma all’anno precedente".

Lo ha deciso la giunta Musumeci riunita ad Ustica non solo per trattare le questioni turistiche legate all'insularità

Da Bruxelles, l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle commenta così le annunciate modifiche al FESR il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale su attività produttive e programmazione dei fondi europei da parte del governo regionale.

Annunciata, infine, la prossima sottoscrizione dell’APQ Madonie, entro circa dieci giorni, mentre le strategie delle altre Aree sono in fase di realizzazione.

"La Sicilia - ha aggiunto - ha bisogno di amministratori locali capaci e di essere parte di un progetto più ampio, pensare ad un diverso utilizzo dei fondi europei".

Previsto un contributo del 40% sul progetto ammissibile, elevabile sino al 60% per le zone ad alta valenza ambientale.

Nel corso della giornata sono stati trattati gli obiettivi dell’Asse 5 del Programma che, oltre a perseguire la materiale riduzione del rischio idrogeologico intende conseguire analoga riduzione del rischio sismico.

la Commissione europea getta acqua sul fuoco ma i deputati siciliani a 5 stelle chiedono una reazione veemente dell'Italia e quantificano i tagli considerandoli insostenibili

L’obiettivo 10.7 opera in un ambito di intervento legato all’educazione e il FESR in Sicilia punta a incrementare il tasso di successo scolastico e i livelli di competenze chiave, attraverso il conseguimento del risultato atteso di aumento della qualità degli ambienti scolastici siciliani.

Il taglio, però, si aggirerà intorno al 5% e non dovrebbe incidere sugli effetti finali anche perchè le quote di fondi non utilizzati in sicilia sono ben più alte del taglio previsto

"Rischiamo di restituire all'Europa il denaro che è stato messo a disposizione, perchè non c'è stata qualità nei progetti".