Caruso è rimasto in gravi condizioni per due settimane. Negli ultimi giorni le sue condizioni sono migliorate e nei prossimi giorni potrà essere interrogato dai magistrati che indagano sull’omicidio.

Il delitto dello scorso 26 febbraio allo Sperone sarebbe scaturito da un debito di 2 mila e 500 euro attorno alle scommesse clandestine raccolte in un magazzino in via XXVII maggio a Palermo.

Secondo gli investigatori Romano nonostante i suoi 37 anni svolgeva le funzioni di reggente delle famiglie di Corso dei Mille

Lo stesso Giancarlo Romano era indagato da tempo nell'inchiesta che ha portato ai provvedimento di oggi. L’indagine ha interessato il territorio di Brancaccio e le famiglie mafiose che compongono l’omonimo mandamento cittadino

Proseguono le indagini sull'omicidio allo Sperone costato la vita a Giancarlo Romano e al ferimento di Alessio Salvo Caruso nel pomeriggio di fuoco

Tutto sarebbe nato dalla richiesta di saldare un debito di circa 2.500 euro da parte dei Mira nei confronti di Caruso.