Costa lo ha detto parlando della riforma della Commissione Via, il cui parere va sul tavolo politico. Parole che incidono fortemente anche sulla situazione siciliana.
“La procedura seguita dal Dipartimento Energia della Regione Siciliana - spiega Palmeri - è in contrasto con la disciplina IPPC (integrated pollution prevention and control)".
"Le malattie da inquinamento ambientale mietono sempre più vittime, il numero dei poveri aumenta arrivando a oltre 900 mila, sempre più giovani sono costretti ad emigrare per sopravvivere e se proprio non vogliono andar via la prospettiva è la disoccupazione, il precariato, lo sfruttamento".
Un ufficio regionalie non rilascia i permessi per il piano per la realizzazione dei termovalorizzatori predisposto da un altro ufficio regionale e la Sicilia resta in bilico in attesa della prossima emergenza
la cifre resa nota in risposta ad una interrogazione della parlamentare Claudia Mannino che aveva già avvertito che sarebbe piovuta questa ulteriore contravvenzione
di Redazione
intesa raggiunta ieri sera a roma al ministero dell'ambiente
“Inceneritori unica soluzione? No” è il titolo del dibattito in corso questo pomeriggio prersso l’aula consiliare del comune di Termini Imerese, organizzato dalla Cgil e da Legambiente e aperto alla […]
I parlamentari M5S Claudia Mannino, Giampiero Trizzino e Ignazio Corrao contestano i dati sui rifiuti “Stime non realistiche. In assenza di risposta alla nostra diffida la Regione si prepari a chiarire in Procura e a Bruxelles”
“Abbiamo di fronte la quasi totalità dei cittadini della valle del Mela che dice NO, - dice la deputata Zafarana - senza se e senza ma, passando oltre quei ricatti occupazionali che hanno reso schiavi i siciliani per troppo tempo”.
Il Forum siciliano dei Movimenti per l’Acqua ed i Beni Comuni sostiene il referendum contro l’inceneritore di San Filippo del Mela del 31 gennaio invitando i cittadini a mobilitarsi per la vittoria del NO.
Si procede col modello commissari per la gestione delle Srr regionali. Il rischio concreto è che le poche discariche attive per ricevere i rifiuti vengano chiuse e inizi l'esportazione in altre regioni o all'estero, sul modello Napoli.
Il Piano che la Regione ha mandato al ministero prevede infatti la costruzione di ben 6 inceneritori. Non solo: nell'attesa che gli impianti si materializzino, lo smaltimento avverrebbe mediante la spedizione dei rifiuti fuori dalla Sicilia.