Daniele del Re, docente di fisica all’università Sapienza, e Paolo Meridiani, ricercatore dell’istituto nazionale di fisica nucleare, dopo aver pubblicato uno studio sull’epidemia condotto a quattro mani, traggono la seguente […]
La Sicilia è ultima in Italia per cultura secondo lo studio del Censis che ha elaborato dati Istat. La situazione è perfino in peggioramento rispetto al passato con un calo di attenzione sociale e senza neanche più la voglia di partecipare per cambiare le cose.
di
Vincenzo Vittorini
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I dati delI'Istat su stereotipi di genere e sulla violenza alle donne
I dati di una indagine Istat dimostrano quanto ancora ci sia moltissimo da lavorare, sul piano culturale, per contrastare una mentalità ostile alle donne
Al centro dell’iniziativa che si terrà a Palermo, il 12 novembre al dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica avanzata dell'Università di Palermo
di
Gaetano Ferraro
diminuirebbero anche le spese di magistratura carceraria
Ferdinando Ofria, professore associato all'Università di Messina, e il suo team, hanno ipotizzato un prezzo medio di mercato intorno a 10 euro a dose. Ebbene, il beneficio economico per lo Stato sarebbe pari a circa 6 miliardi di euro.
Nel confronto con le altre grandi città italiane, si rileva che Palermo, con 4.428 delitti ogni 100 mila abitanti, ha fatto registrare anche nel 2017 il tasso di delittuosità totale (riferito a tutti i delitti) più basso.
Un accordo di elevato valore strategico e calibrato sulla rilevazione dei dati socio economici del territorio siciliano in forma più moderna e tecnologica, sia per quanto riguarda le metodologie di rilevamento ed elaborazione dei dati sia per ciò che riguarda la trasparenza e consultazione on line da parte di tutti i cittadini.
A differenza delle passate tornate censuarie, il Censimento permanente non coinvolgerà più tutte le famiglie nello stesso momento, ma solo un campione di esse.
Superata la soglia dei 60 milioni di residenti. L'età media è di 45 anni ma ci sono oltre 1000 che hanno superato i 105 anni e ben 20 residenti sopra i 110 anni
A Palermo l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) nel mese di agosto ha fatto registrare una variazione congiunturale pari a +0,5% (a luglio era +0,3%). Lo dice il Comune di Palermo.
“I provvedimenti messi finora in campo, come il Sia (sostegno all’inclusione attiva) e il Rei (reddito di inclusione)- rileva Pagliaro- sono insufficienti anche per l’esiguità delle risorse stanziate. Per il Rei in Sicilia sono disponibili circa 80 milioni laddove ne servirebbero 936".
Il senso di insicurezza delle donne è decisamente maggiore di quello degli uomini: il 36,6% non esce di sera per paura (a fronte dell'8,5% degli uomini), il restante 35,3% quando esce da sola di sera non si sente sicura (il 19,3% degli uomini).
di
Redazione
l'aumento riguarda quasi esclusivamente gli uomini
A marzo 2018 la stima degli occupati continua a crescere (+0,3% rispetto a febbraio, pari a +62 mila). Il tasso di occupazione si attesta al 58,3% (+0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente).
“Nel capoluogo etneo, ancor più che in altre città d’Italia, il dramma della disoccupazione, che risulta in crescita rispetto al 2016, non può essere ignorato". Lo afferma Gianina Ciancio, portavoce del Movimento 5 Stelle all'Ars
di
Redazione
era stato preso a riferimento il periodo di mobilità
L'Inps, nel calcolo, aveva preso a riferimento l'indennità del periodo della mobilità. Invece, secondo i giudici della sezione Lavoro del Tribunale di Palermo, il conto va fatto sulla base della retribuzione effettiva percepita prima della mobilità. Ai lavoratori sarà riconosciuta la differenza non percepita: 37.600 euro in totale.
Incide fortemente l'economia illegale che è pari a 14,95 miliardi in Sicilia ma secondo gli esperti male anche il lavoro per colpa della precarizzazione dovuta a garanzia Giovani e Job Act
di
Redazione
Il prefetto De Miro: "L'osservatorio sulla sicurezza stradale terrà conto dei dati"
Il calo, scrive l'istituto di statistica, è attribuibile principalmente alle nascite da coppie di genitori entrambi italiani. "I nati da questa tipologia di coppia scendono a 373.075 nel 2016 (oltre 107 mila in meno in questo arco temporale) - spiegano gli esperti dell'Istat -.
Dalla rilevazione 2017 dell’Istat si ricava che le donne vittime di violenza sono state 149 nel Paese nel 2016. Gli stupri sono stati commessi per l’81,6% dei casi da italiani, per il 15,1% da stranieri. Nove donne su 100 sono state inoltre nel corso della vita lavorativa bersaglio di ricatti o molestie a sfondo sessuale nei luoghi di lavoro.