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A soffiare sul Petrolchimico di Priolo non è solo l'afa ma un pericoloso vento di crisi che sconcerta le comunità. Lo sanno bene i sindaci della zona industriale ed i sindacati che manifestano non poca preoccupazione

Manifestazione della Uiltec tenutasi davanti all'ingresso dello stabilimento Sasol, la multinazionale sudafricana che ha presentato un piano di esuberi di 65 persone.

Il piano di 65 esuberi paventato dalla Sasol, l'azienda sudafricana incastonata nel Petrolchimico di Priolo produttrice di derivati del petrolio, rischia di trasformarsi in un massiccio licenziamento

Assemblea della Uiltec Sicilia con i lavoratori dello stabilimento Sasol di Augusta (Siracusa) dopo il piano di esuberi, comprendente 65 persone, presentato dall’azienda.

Le parole del segretario provinciale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi, sugli esuberi nella forza lavoro della Sasol, rilasciate nella trasmissione Talk Sicilia, hanno scosso l'intero Petrolchimico di Priolo e la politica.

Il progetto è ambizioso: si chiama Hybla, vede coinvolti due colossi industriali e punta a produrre energia abbattendo le emissioni di CO 2.

Sasol ha reso noto il piano di sostenibilità del 2020. L'attività concentrata sui prodotti anti Covid19, come i gel sanificanti. Ad Augusta lo stabilimento più importante della multinazionale.

Sasol e Sonatrach, i due colossi internazionali che hanno i loro stabilimenti ad Augusta, hanno costituito una Ati, associazione temporanea di imprese per la realizzazione in Sicilia della cosiddetta Hydrogen Valley.

La Procura di Siracusa ha emesso gli avvisi di conclusione indagini nei confronti di 23 persone, coinvolte nell'inchiesta No Fly sulle emissioni dei cattivi odori da alcuni stabilimenti della zona industriale, Versalis e Sasol, e dai depuratori Ias e Tas.

Sottoscritta una partnership tra Sonatrach, Sasol Italy, il Politecnico di Torino e il Dipartimento di scienza applicata e tecnologia per una tecnologia in grado di catturare l'anidride carbonica e riutilizzarla L'obiettivo è di ridurre le emissioni.

Da un lato i sindacati denunciano i mancati premi di produzione per i lavoratori della Sasol Augusta, dall'altro annunciano di non voler organizzare, al momento, manifestazioni di protesta.

Secondo i vertici dell'azienda, le ricadute sul territorio sono state calcolate in 68 milioni di euro, tra dipendenti, accantonamenti e poco più di 4 milioni di euro come tasse versate allo Stato e 3,4 milioni agli enti locali.

Dopo lo sversamento di cherosene, dovuto a un tentativo di furto alla Sasol di Augusta, la zona è stata messa in sicurezza.