C'è chi lo ha chiamato “ambasciatore della cultura nel mondo” tanto era vasta e ricca la rete di relazioni internazionali che sulla ricerca archeologica Sebastiano Tusa era riuscito a costruire a partire dalla Sicilia.

Ferdinando Maurici, 62 anni, è il nuovo Soprintendente del Mare della Regione Siciliana. La designazione oggi. Specializzato in archeologia, ha all'attivo oltre 300 pubblicazioni. è avvenuta oggi. Succede nel ruolo a Valeria Li Vigni, andata in pensione lo scorso 1 febbraio.

Prendono il via nei locali dell'Ex Istituto Roosevelt di Palermo, i lavori per di ristrutturazione del piano terra del padiglione Tresca. Lavori per 680mila euro.

L’esposizione racconta la vita di Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale, fondatore della Soprintendenza del Mare e Assessore dei Beni culturali nella Giunta Musumeci, prematuramente scomparso nel marzo del 2019.

Emozionante cerimonia a Palermo, nella chiesa di San Domenico, in occasione dello svelamento del monumento funebre che custodirà l'urna contenente le ceneri di Sebastiano Tusa, l'archeologo e assessore regionale morto nel disastro aereo avvenuto in Etiopia il 10 marzo 2019.

Con la restituzione si è conclusa una vicenda relativa a beni del patrimonio regionale illecitamente sottratti da un relitto scoperto nel 1957 nel mare delle Eolie.

Una nave romana del IV-V secolo a 98 metri nel mare delle Egadi. La scoperta frutto della Soprintendenza del Mare. L'Assessore Samonà: "Incessante il lavoro sui nostri fondali. Le tecnologie all'avanguardia sempre più importanti per definire il quadro delle relazioni della Sicilia nell'antichità".

È il progetto dell'artista Tiziana Serretta, in collaborazione con Nadia Speciale/Barbera & Partners, promosso da Regione Siciliana e Soprintendenza del Mare, presentato a Palermo, nella sede della Soprintendenza del Mare. Sarà possibile ammirare il monolite e degustare i biscotti il 29 e 30 luglio.

Un'anfora punica del tipo Maña D del III sec. a.C., numerosi altri frammenti di anfore greco-italiche databili al III sec. a.C. e frammenti ceramici sono stati recuperati nel tratto di mare tra la costa trapanese e l'isola di Favignana.

Il mare continua a restituire frammenti dell'antico passato romano. Due antiche anfore, che fanno parte del relitto della nave romana individuata nel 2019 ad 80 metri di profondità, sono state recuperate nel mare di Ustica lungo l'itinerario della Falconiera.

“Sebastiano ha dedicato a Pantelleria e al Museo del Mare – dice Valeria Li Vigni – una passione e un impegno che andavano oltre l’attività di Soprintendente e di archeologo; amava Pantelleria riamato dalla sua gente. Il Museo ha la sua impronta e racconta l’Isola così come lui la vedeva: il cuore pulsante del Mediterraneo, l’Isola nell’Isola”.