LONDRA (ITALPRESS) – Raggiunto l’accordo, tra i ministri delle Finanze del G7, sulla tassazione minima a livello globale per i profitti delle grandi multinazionali. Il primo ad annunciare l’accordo, considerato “storico”, il britannico Rishi Sunak.
“A Londra oggi, io e le mie controparti finanziarie abbiamo raggiunto uno storico accordo sulla riforma fiscale globale che richiede ai giganti tecnologici multinazionali di pagare la loro giusta quota di tasse nel Regno Unito”. A fargli eco il segretario di Stato americana Janet Yellen: “I ministri delle finanze del G7 hanno assunto oggi un impegno significativo e senza precedenti che fornisce un enorme slancio verso il raggiungimento di una solida tassa minima globale con un’aliquota di almeno il 15%. La tassa minima globale – aggiunge – porrebbe fine alla corsa al ribasso nella tassazione delle società e garantirebbe equità per la classe media e per i lavoratori negli Stati Uniti e in tutto il mondo, aiutando l’economia globale a prosperare, livellando le condizioni per le imprese e incoraggiando i paesi a competere su basi positive, come l’istruzione e la formazione della nostra forza lavoro e gli investimenti in ricerca, sviluppo e infrastrutture”. Anche il commissario europeo Paolo Gentiloni ha salutato con favore l’accordo, parlando di un “grande passo compiuto dal G7 verso un accordo globale senza precedenti sulla riforma fiscale” e garantendo che la Commissione Europea “contribuirà attivamente a far sì che ciò accada il prossimo mese, in occasione del G20 a Venezia. E’ stato un incontro molto positivo che ci ha permesso di costruire ponti su questioni cruciali. Le possibilità di un accordo globale sono notevolmente aumentate. Ora dobbiamo fare l’ultimo miglio per espandere questo consenso ai membri del G20 e a tutti i paesi coinvolti nel quadro inclusivo dell’Ocse”. L’accordo colpirà i colossi internazionali come Amazon, Microsoft, Google, attraverso l’istituzione di una corporate tax, una tassa minima sui loro profitti introdotta a livello globale.
(ITALPRESS).
“A Londra oggi, io e le mie controparti finanziarie abbiamo raggiunto uno storico accordo sulla riforma fiscale globale che richiede ai giganti tecnologici multinazionali di pagare la loro giusta quota di tasse nel Regno Unito”. A fargli eco il segretario di Stato americana Janet Yellen: “I ministri delle finanze del G7 hanno assunto oggi un impegno significativo e senza precedenti che fornisce un enorme slancio verso il raggiungimento di una solida tassa minima globale con un’aliquota di almeno il 15%. La tassa minima globale – aggiunge – porrebbe fine alla corsa al ribasso nella tassazione delle società e garantirebbe equità per la classe media e per i lavoratori negli Stati Uniti e in tutto il mondo, aiutando l’economia globale a prosperare, livellando le condizioni per le imprese e incoraggiando i paesi a competere su basi positive, come l’istruzione e la formazione della nostra forza lavoro e gli investimenti in ricerca, sviluppo e infrastrutture”. Anche il commissario europeo Paolo Gentiloni ha salutato con favore l’accordo, parlando di un “grande passo compiuto dal G7 verso un accordo globale senza precedenti sulla riforma fiscale” e garantendo che la Commissione Europea “contribuirà attivamente a far sì che ciò accada il prossimo mese, in occasione del G20 a Venezia. E’ stato un incontro molto positivo che ci ha permesso di costruire ponti su questioni cruciali. Le possibilità di un accordo globale sono notevolmente aumentate. Ora dobbiamo fare l’ultimo miglio per espandere questo consenso ai membri del G20 e a tutti i paesi coinvolti nel quadro inclusivo dell’Ocse”. L’accordo colpirà i colossi internazionali come Amazon, Microsoft, Google, attraverso l’istituzione di una corporate tax, una tassa minima sui loro profitti introdotta a livello globale.
(ITALPRESS).
“Oggi a Londra abbiamo compiuto un grande passo verso un accordo globale senza precedenti sulla riforma della tassazione delle imprese”. Ad affermarlo è il Commissario Ue agli Affari economico, Paolo Gentiloni al termine del G7. “E’ stato un incontro molto positivo che ci ha permesso di costruire ponti su questioni cruciali. Le possibilità di un accordo globale sono notevolmente aumentate. Ora dobbiamo fare l’ultimo miglio per espandere questo consenso a tutti i membri del G20 e a tutti i paesi coinvolti nel quadro inclusivo dell’Ocse. La Commissione contribuirà attivamente a queste discussioni multilaterali in corso per garantire il raggiungimento di un accordo ambizioso a luglio” in occasione del G20 a Venezia
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