ROMA (ITALPRESS) – In vista della formazione del novo governo “è importante che Forza Italia sia determinante sul piano dei numeri, ma ancora più determinante è la nostra funzione politica.
Essere determinanti non significa ovviamente assumere un atteggiamento ricattatorio: non è nel nostro stile e non ce n’è bisogno perchè i rapporti con gli alleati sono improntati a grande correttezza politica e cordialità personale”. Così il presidente di Fi, Silvio Berlusconi, in un’intervista a Il Giornale. Berlusconi afferma che “il nostro sarà un governo politico che, tuttavia come il precedente, non rinuncerà a chiamare a raccolta le energie migliori del Paese. Alla guida dei ministeri dovranno andare persone che abbiano dimostrato concretamente di saper realizzare gli obbiettivi che si prepongono. Se saranno espressione dei partiti della coalizione questo garantirà un migliore raccordo fra l’attività di governo e quella della maggioranza che lo sostiene”. Infine, quanto alle richieste di Forza Italia sui ministeri e sui vertici delle Camere, chiosa: “Non esistono liste della spesa di Forza Italia. Posso dire solo due cose, in astratto, sul piano metodologico. La prima è che, a differenza di quanto si legge, non esistono, non possono esistere, fra partiti alleati, veti o pregiudiziali verso qualcuno. Se questo accadesse – ma non è il caso nostro – non lo potremmo mai accettare. La seconda è che non procederemo con il manuale Cencelli in uso nella Prima Repubblica per spartire i posti di governo secondo i pesi delle singole forze politiche”.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-
Essere determinanti non significa ovviamente assumere un atteggiamento ricattatorio: non è nel nostro stile e non ce n’è bisogno perchè i rapporti con gli alleati sono improntati a grande correttezza politica e cordialità personale”. Così il presidente di Fi, Silvio Berlusconi, in un’intervista a Il Giornale. Berlusconi afferma che “il nostro sarà un governo politico che, tuttavia come il precedente, non rinuncerà a chiamare a raccolta le energie migliori del Paese. Alla guida dei ministeri dovranno andare persone che abbiano dimostrato concretamente di saper realizzare gli obbiettivi che si prepongono. Se saranno espressione dei partiti della coalizione questo garantirà un migliore raccordo fra l’attività di governo e quella della maggioranza che lo sostiene”. Infine, quanto alle richieste di Forza Italia sui ministeri e sui vertici delle Camere, chiosa: “Non esistono liste della spesa di Forza Italia. Posso dire solo due cose, in astratto, sul piano metodologico. La prima è che, a differenza di quanto si legge, non esistono, non possono esistere, fra partiti alleati, veti o pregiudiziali verso qualcuno. Se questo accadesse – ma non è il caso nostro – non lo potremmo mai accettare. La seconda è che non procederemo con il manuale Cencelli in uso nella Prima Repubblica per spartire i posti di governo secondo i pesi delle singole forze politiche”.
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